Allarme di Slc Cgil e Fistel Cisl per rischio chiusura teatro Biondo di Palermo

L’assenza istituzionale che invade da mesi Palermo comincia a produrre i suoi nefasti effetti. E proprio come tutte le cose non governate dal discernimento, inizia prima cercando di eliminare le realtà più deboli, anche se queste hanno un rilevante, e in certi casi indispensabile, significato nella scrittura complessa di un luogo: la grave minaccia di eliminazione oggi si abbatte sul Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Da mesi abbiamo posto l’attenzione ed un impegno forte, verso quel dibattito che ci sembrava fondamentale per evitare il percorso disastroso che oggi è davanti alla più importante istituzione di prosa della città. Abbiamo più volte, con richieste formali, richiamato alla responsabilità e ad una scrupolosa attenzione i soci e il management del teatro, prevedendo, purtroppo, che il teatrino delle responsabilità sarebbe stato una farsa dove si giocano lotte di potere che non riguardano affatto la cultura, l’arte e i lavoratori del Teatro. La stampa ci informa che: il presidente del CdA lamenta la mancanza di contributi erogati dal Comune ed il comune sostiene che niente deve più di quello già erogato; chi abbia ragione dei due poco importa, noi crediamo che il diritto all’esistenza di una delle espressioni di cultura più formativa ed indispensabile della civiltà abbia ragione, crediamo abbia ragione l’investimento concreto in un settore che produce sei euro per ogni euro investito, crediamo abbia ragione la bellezza che il teatro infonde in una società complessa (Dostoevskij diceva: “la bellezza salverà il mondo”) e crediamo soprattutto abbiano ragione tutti quei lavoratori e quelle maestranze, fatte di rare peculiarità e inimitabili saperi, che ogni giorno con passione ed abnegazione spendono tutta la loro vita e tutta la loro passione per regalarci la magia del TEATRO. Oggi crediamo ci vogliano atti di grande responsabilità, per mettere in piedi un progetto che costruisca un solida esistenza per l’arte di questa città, il Sindacato chiede efficienza e progettualità, pronto ad una forte e significativa collaborazione per difendere questo gioiello di Palermo; per questo chiediamo ai soci e al CdA ,nominato dagli stessi soci, di sgombrare questa assenza di governo, programmando insieme un piano economico e culturale che abbia concretezza per la città tutta e per il futuro dei lavoratori del Teatro.