Enna. Documento dei nove sindaci di centro destra su Ato Rifiuti

Enna. La contrapposizione all’interno dell’Ato Rifiuti tra i sindaci di centro destra (nove) e quelli di centrosinistra (undici) continua a provocare incertezze sul futuro dei rifiuti ed una contrapposizione che ha già provocato disastri in questo campo tanto è vero che tutto rimane nell’incertezza .
La ragione di questi contrasti è sicuramente la nomina del consiglio di amministrazione, per certi aspetti decisa dai sindaci di centrodestra perché il presidente, ingegnere Giuseppe Margiotta , ex assessore nella giunta Alvano, è uomo dell’onorevole Grimaldi, mentre il commercialista Luigi Bellettati è il responsabile del PD a Nicosia, quindi già ci sono due componenti che non sono graditi ai sindaci di centro destra. Infatti, nel documento si legge che la revoca del mandato al commercialista Michele D’Amico non è stata gradita e la nomina del nuovo consiglio di amministrazione non li ha visti partecipi, nomina, che secondo loro, è arrivata “da fuori assemblea” e che è stata dettata dalla politica.
Tutto questo provocherà proteste e discussioni e sicuramente il servizio continuerà a farlo SiciliAmbiente perché il passaggio di tutto all’Ato Rifiuti avverrà sicuramente con grande lentezza e non si sa se l’Ato Rifiuti sia in grado di effettuarlo.
Si dice che dalla prossima settimana nel campo rifiuti si registrerà incertezza non solo sulla gestione, ma anche sull’esecuzione del servizio perché alcuni sindaci intendono gestirlo a modo loro, magari affidandolo, con ordinanza, a qualche altra ditta. In queste condizioni chi potrebbe fare chiarezza dovrebbe essere il commissario straordinario, ingegnere Domenico Michelon, che, invece, da diverso tempo sta alla finestra non prendendo provvedimenti che sono necessari ed importanti se si vuole veramente risolvere, in provincia di Enna, il problema rifiuti ed evitare che tra qualche settimana tutto ritorni nel caos. I sindaci sanno benissimo, che per legge, non possono distaccarsi dall’Ato Rifiuti, che i sindaci di centrodestra, definiscono un sistema perverso e che ha provocato milioni e milioni di euro di debito. La gestione autonoma del servizio di raccolta dei rifiuti ad opera del comune socio della società d’ambito si pone in manifesto contrasto col principio della unicità della gestione integrata dei rifiuti previsto dall’art. 200. Si incomincia, ed il fatto è preoccupante, a parlare di personale ed anche di riduzione dello stesso, nonostante più volte tutti i sindaci, nessuno escluso, ha parlato di salvare tutto il personale, ora invece sembra che almeno un centinaio potrebbero essere messi in mobilità, sempre che questo sia possibile. L’anno inizia, nel campo dei rifiuti, con tante incertezze e con molte preoccupazioni, specie per il servizio ed anche per i lavoratori.