AssoUtenti Enna. TARSU 2009: numerosi punti di illegittimità, venti diverse delibere adottate dai comuni

Enna. “Siamo alle solite, arrivano nelle case dei cittadini gli avvisi bonari per la TARSU 2009 (tassa rifiuti solidi urbani) ed ancora una volta le illegittimità sono talmente evidenti che solo chi non vuole vederle non se ne accorge. Premesso che gli elenchi forniti ai Comuni dall’ATO EnnaEuno non fotografano la realtà dei metri quadrati utilizzati dai cittadini nel 2009, bensì di anni pregressi con evidente minori superfici e quindi con un maggiore peso fiscale sui cittadini, la maggior parte pensionati, che nel tempo passato hanno effettuato dichiarazioni veritiere. Esistono numerosi punti di illegittimità, viste le venti diverse delibere che ogni comune ha adottato. Nel marasma generale vi sono comuni che applicano l’addizionale ex ECA che non è stata abrogata, ma è altrettanto vero che tale importo deve essere iscritto in bilancio e non può essere utilizzato per la copertura del costo del servizio rifiuti. Come è altrettanto vero che gli importi del servizio rifiuti devono essere inseriti nei bilanci in entrata ed uscita ed i piani economici non tutti i consigli comunali li hanno approvati.
Evidentemente no c’è un coordinamento tra i sindaci dei nostri venti comuni e lo dimostrano le dichiarazioni emerse in occasione della nuova nomina dei commissari liquidatori dell’ATO.
Non va poi dimenticata la determinazione delle tariffe fatte in alcuni casi dai Sindaci, in altri dalle giunte, in altri dai consigli in una confusione generale come se ogni comune fosse ente legiferante che si pone al di sopra della legge dello Stato.
In questa confusione che il cittadino non può controllare, non avendone spesso la strumentalità, lo Stato con atto di controllo dovrebbe mandare a casa per incapacità manifesta le amministrazioni che non gestiscono nel rispetto delle leggi e nell’interesse dei cittadini.
Gli utenti, allora, si trovano di fronte ad un bivio:
a) accettare le illegittimità e pagare;
b) ricorrere avverso gli avvisi presso la commissioni tributaria provinciale. In un concetto di legittimità e di civiltà quando la mafia impone il “pizzo” a gran voce tutti affermiamo che bisogna reagire e ribellarsi ed allora di fronte ad una palese illegittima interpretazione della legge è opportuno ricorrere.
Del resto il ricorso intentato dall’AssoUtenti presso il C.G.A. di Palermo che ci ha dato ragione è la dimostrazione di come la “politica” in provincia ha sbagliato, purtroppo non sono state attuate le correzioni prescritte. Si persevera nell’arroganza ad elaborare provvedimenti che le commissioni tributarie di 1° grado , 2° grado e Cassazione a sezione congiunte hanno dichiarato illegittimi. Pertanto per avere riconosciuto il diritto alla legalità unica strada è rivolgersi alla commissione tributaria. AssoUtenti, come sempre in questa sua battaglia in difesa dei cittadini, fornisce la propria consulenza con il ricorso a tutti i cittadini della provincia che sono tartassati da un sistema di gestione del problema rifiuti che è a dir poco penoso e non degno di una società civile purtroppo rappresentata spesso da gente incompetente o poco rispettosa delle norme”.

 

Il responsabile AssoUtenti Enna

Pippo Bruno