Teatro: Il Canovaccio porta in scena “La Lettera di mammina”

Continuano gli appuntamenti all’interno della stagione “Teatrando Insieme 2010-2011”. Il 14, 15 e 16 gennaio, infatti, sarà la volta della “NCT il Canovaccio” di Leonforte che andrà in scena con “La Lettera di mammina” – farsa comica in 2 atti di Peppino De Filippo – che racconta la vicenda di un nobile impoverito che riuscirà a far sposare il nipote – timido e impacciato, al limite dell’ebetismo – con la bella figlia di un ricco commerciante.

Ma la travolgente originalità della regia, curata nei dettagli da Sandro Rossino, consiste nell’aver voluto lanciare l’ennesima sfida al modo tradizionale d’intendere e fare il teatro, ricorrendo nientemeno che all’avanspettacolo. Per anni considerato il “fratello povero” del teatro comico e delle commedie musicali, l’avanspettacolo fu l’artificio escogitato nel 1930 dagli artisti del varietà italiano per reggere alla concorrenza del cinematografo, utilizzato dal fascismo per educare il pubblico agli “ideali” del regime. Questo genere teatrale, così e suo malgrado, si trasformò in una vera e propria forma di resistenza al “pensiero dominante”.

A questo proposito dice Rossino: Nella Lettera di Mammina – che la NCT il Canovaccio porterà in scena il 14, 15 e 16 Gennaio presso l’Auditorium N. Buttafuoco di Nissoria – il Varietà introdurrà il teatro che, avendone compreso la dirompente capacità comunicativa, lo porterà con sé per accompagnare, colorare e accentuare l’intrico della trama, attraverso balli, artifici mimici e canzoni scritte, pensate e interpretate dai poliedrici attori della “NCT il Canovaccio”. Come spiega lo stesso Rossino, tuttavia, “tentare quest’ardua scommessa non sarebbe possibile se non potessi contare, all’interno del gruppo, su attori caratteristi che riescono a rendere manifesti aspetti, colori, umori e sentimenti, utilizzando forme di comunicazione che vanno ben al di là di quella verbale”.

Un lavoro di gruppo, quindi, che – proprio per la giovane età dei membri della “NCT Il Canovaccio” – ha saputo consegnare al teatro siciliano una ventata di freschezza e originalità suggellata da importanti riconoscimenti, quali quelli ottenuti all’ultima edizione del FITA festival, svoltosi a Siracusa e la possibilità di calcare palcoscenici diversi da quelli della provincia di Enna. Il 26 e il 27 febbraio, infatti, la “NCT Il Canovaccio” approderà al “Sipario Blu” di Catania, con “Biscotti alle Noci” – commedia brillante di N. Criscione. “Si tratta del nostro cavallo di battaglia – spiega Rossino – un’opera alla quale siamo particolarmente affezionati perché ci ha sempre regalato tantissime soddisfazioni in termini di pubblico e di emozioni e dove non mancheranno le sorprese; alla tradizionale ricetta dei Biscotti alle Noci di Criscione, infatti, abbiamo voluto aggiungere un ingrediente molto particolare: le musiche del Quartetto Cetra, che sono state capaci di valorizzare dettagli della trama, fino ad allora, inediti anche per noi”.

Un unico filo conduttore lega, quindi, l’attività ormai decennale della “NCT il Canovaccio”: l’impegno e la volontà di dimostrare che pur nel rispetto dei classici e della tradizione, ai giovani spetta il compito di sperimentare con coraggio nuove strade, per far sì che la tradizione non ingabbi il presente con i suoi ipse dixit, ma che si trasformi in un’inesauribile fonte d’ispirazione verso l’innovazione. Del resto è notorio: «Siamo nani sulle spalle di giganti». Ma, come spiegava lo stesso Bernardo di Chartres, proprio per questo abbiamo il dovere di sfruttare questa posizione per guardare più lontano, fissando lo sguardo in avanti e non sempre e costantemente verso il basso.

Gabriella Barbera