Sindaco Regalbuto: Se passa sfiducia non ricorrerò, in caso contrario si dimettano i proponenti la mozione

Regalbuto. “Sono abbastanza sereno e se la sfiducia proposta dai sei consiglieri di opposizione dovesse passare in consiglio, non farò ricorso e accetterò la decisione dell’aula consiliare. Comunque vada saranno sempre i cittadini a giudicare specie in questo momento storico che vive non solo la nostra città. I cittadini giudicheranno chi ha ragione e chi ha torto. Se però la mozione non dovesse raggiungere il quorum necessario sarebbe logico che a dimettersi siano gli stessi Consiglieri comunali che hanno proposto la sfiducia“.
A rilasciare questa dichiarazione al quotidiano on line “vivienna“ è stato il sindaco di Regalbuto dott. Gaetano Punzi, contro il quale fra poche ore nell’aula consiliare del comune di Regalbuto il Civico consesso discuterà sulla mozione di sfiducia che il 23 dicembre scorso era stata presentata dai sei consiglieri comunali di opposizione. La mozione per essere valida dovrà essere votata da 12 consiglieri comunali su 15 e dunque sembra improbabile che passi, ma sarà interessante capire quale posizione assumono i tre consiglieri di Futuro e Libertà e lo stesso presidente del consiglio comunale che facevano parte della maggioranza che sosteneva il primo cittadino. Dai partiti e dai movimenti di Regalbuto fino ad ora non sono state rilasciate dichiarazioni se si esclude il documento votato dagli iscritti al partito di Alleanza per l’Italia, sezione di Regalbuto. Nel documento APL Regalbuto spiega i motivi che inducono a non dover più dare fiducia al Sindaco ma sostengono che il primo cittadino ha il dovere di governare fino al rinnovo delle cariche elettorali a meno che sia egli stesso a volersi dimettere”.

Agostino Vitale

Documento di Alleanza per l’Italia Regalbuto:
A proposito della mozione di sfiducia che i consiglieri di opposizione hanno presentato contro il sindaco di Regalbuto dott. Gaetano Punzi , Alleanza per L’Italia di Regalbuto ha voluto analizzare la situazione e pur non avendo rappresentanti nel civico consesso della nostra città , vuole partecipare al dibattito politico che è stato generato dalla stessa mozione di sfiducia. A dire il vero non ci sembra che in questi giorni che precedono la discussione nell’aula consiliare nel nostro paese la questione abbia interessato i nostri concittadini . Ciò dimostrerebbe la distanza incolmabile che in questo momento c’è tra il palazzo e la gente , tra i partiti e la comunità , la sfiducia nella politica e nelle istituzioni. E’ nostra opinione che l’amministrazione comunale di Regalbuto , fino ad ora non abbia ritenuto di rispondere alle proposte che Alleanza per L’Italia di Regalbuto ha fatto . Proposte che riguardavano – lo vogliamo ricordare- la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute ai cittadini con il divieto di accesso alle auto e moto al piano arena e timpone medico , lo studio di un piano che salvaguardi la pedonabilità del ” corso ” e la transitabilità delle persone in carrozzella ; l’istituzione del piano del colore , la lotta contro l’attacchinaggio selvaggio che deturpano muri e facciate di case , la lotta contro gli sprechi della politica e il dimezzamento delle indennità a favore di un progetto per l’inserimento lavorativo delle persone con handicap. Sul piano politico Alleanza per l’Italia ha proposto al sindaco l’azzeramento della giunta comunale a favore della costruzione di un nuovo progetto politico e di un nuovo programma da realizzare nello scorcio della legislatura e che si proponga anche nelle prossime elezioni amministrative comunali . Non avendo mai avuto risposte in merito riteniamo a soffrirne sia stato ed è il dialogo che necessariamente dovrebbe instaurarsi tra le forze politiche e sindacali del paese , mentre di contro abbiamo assistito ad un progressivo “autoisolamento” di ciò che resta della maggioranza che aveva vinto le elezioni. Questi fatti ci inducono a non aver fiducia nell’azione del Sindaco al quale però riconosciamo il diritto di governare la città( così come avevamo espresso in passato e in tempi non sospetti) fino alla fine del mandato elettorale a meno che egli stesso decida di dimettersi di sua volontà , in modo tale che siano gli stessi cittadini di Regalbuto a giudicare democraticamente l’operato del sindaco e della sua giunta comunale. In questo lasso di tempo siamo invece impegnati a costruire una forza di centro omogenea che con amore e passione si dedichi a proporre un programma che gradualmente dia l’opportunità alla nostra città di uscire dalla crisi socio politica ed economica cui sembra essere caduta dopo l’illusione del ” parco tematico ” e riavvicini il cittadino ad interessarsi della vita della propria città.
Alleanza per l’Italia Regalbuto