Laboratorio politico “Liberamente” critico sull’Amministrazione di Valguarnera

Valguarnera. “Ma chist ch stann faciin?”. (Ma questi che stanno facendo? ) E’ quanto si chiede il laboratorio politico “Liberamente –Rinnovamento e Legalità” sull’attività della Giunta comunale in carica da sette mesi. I due responsabili del movimento, Alfonso Gambacurta (nella foto) e Ileana Castellana, inviano una lettera aperta al sindaco Sebo Leanza, per cercare di stimolarlo sulla sua azione amministrativa. “Per anni –scrivono- il nostro paese è stato lasciato all’incuria e all’abbandono politico, gestionale e istituzionale. Sull’onda del dissenso e della rinascita civica Lei è stato eletto pochi mesi fa alla massima carica cittadina. Ora dalla sua Giunta e da lei, la cittadinanza attende un reale segno di rottura col passato”. E dopo i complimenti per le “piccole” cose fatte come la pulizia dei tombini, l’uso della scuola bus e l’apertura domenicale del cimitero, “ci permettiamo sollevare alcune riflessioni per altre cose da fare –così continua la lettera-. Per Liberamente, infatti, resta irrisolta la questione “Ato-rifiuti” con la presenza di cumuli di immondizia in ogni angolo del paese, con la mancata partenza della raccolta differenziata, con l’esosità delle bollette. Le tariffazioni e i costi della società di Acqua- Enna che gestisce il servizio idrico –affermano- restano troppo elevati a fronte di una gestione clientelare; le strade del paese continuano ad essere uno spettacolo indecoroso di buche e voragini. Quali sono i progetti per rimuovere questo problema- s’interrogano?. “In molti si chiedono –continuano- qual è il lavoro progettuale della sua Giunta e quali sono i progetti regionali, nazionali, governativi ed europei, inviati e finanziati. Molti comuni siciliani hanno programmato efficaci azioni di valorizzazione del proprio territorio. E noi? La lettera si conclude con un appello alla mobilitazione per chiedere la riapertura della strada di collegamento che da Valguarnera conduce ad Aidone e Piazza Armerina, il più importante snodo viario della provincia, chiusa da tanti anni. “Siamo certi –conclude la lettera che la presente sarà considerata uno stimolo alla continua ricerca del dialogo necessario tra le istituzioni e la cittadinanza”.
                     
Rino Caltagirone