Forza del Sud di Enna su Pasquasia. On.Grimaldi: incontro immediato con Ministra Prestigiacomo

Il Coordinamento Comunale di Enna della Forza del Sud esprime grande apprezzamento per l’operato del Sostituto Procuratore della Repubblica, Marina Ingoglia, degli agenti della Digos e del Nucleo Operativo della Forestale impegnati a far luce sulle vicende legate al sito della ex miniera di Pasquasia.
Da molti anni, infatti, si rincorrono voci sulla pericolosità dell’ex miniera per la presenza, al suo interno, di sostanze fortemente nocive alla salute.
Fra i fatti più significativi, occorre ricordare:
• Gli esperimenti dell’Enea, già nel 1984, che aveva avviato uno studio geologico, geochimico e microbiologico sulla formazione argillosa e sulla sua resistenza alle scorie nucleari, attraverso la costruzione di una galleria profonda 50 metri, successivamente sigillata.
• Le dichiarazioni rese, nel 1992, dal pentito di mafia Leonardo Messina, detto “Narduzzo”, caposquadra nella miniera di sali potassici di Pasquasia, il quale dichiarò che nelle gallerie si trovano stoccati rifiuti radioattivi.
• La stessa chiusura della miniera, avvenuta nel 1992. I giacimenti, infatti, erano ancora lontani dall’essere esauriti, la qualità dello zolfo prodotto era così elevata da far parlare di Pasquasia come sinonimo di formazioni gessose-solfifere.
In un’intervista pubblicata nel 2001, l’On. Ugo Maria Grimaldi (nella foto), che a suo tempo, in qualità di assessore al territorio e ambiente della Regione Siciliana, si occupò molto della vicenda, dichiara: “Quando cercai di entrare a Pasquasia con dei tecnici, degli esperti del mio assessorato, ebbi grande difficoltà ad accedervi, perché non volevano che entrasse la televisione. Non volevano nel modo più assoluto che si vedessero i pozzi. Quando poi sono riuscito ad entrare all’interno della miniera, la cosa più strana che vidi era che uno di quei pozzi, che loro chiamavano bocche d’aria o sfiatatoi, enormi e profondi, del diametro di più di 15 metri, era stato riempito con materiale che di sicuro era stato trasportato all’interno della miniera per chiudere, per tappare in modo definitivo, quella bocca; e non si tratta di materiale buttato dentro casualmente, come può verificarsi in una miniera temporaneamente chiusa, si tratta di TIR carichi di materiale scaricato dentro appositamente per seppellire e nascondere un qualcosa”.
Uno studio epidemiologico del Dott. Maurizio Cammarata, compianto oncologo all’Ospedale di Enna, effettuato nel 1997 nella provincia di Enna, rivelò un incremento di tumori del 20% nel solo biennio 1995/96, in una provincia priva di industrie e di particolari inquinamenti. Dati che allarmano: 16 persone su 10.000 muoiono di tumore ad Enna, rispetto a 12 persone su 10.000 di Milano. Le statistiche degli anni successivi indicano una ulteriore crescita dei decessi per tumore.
I tanti quesiti posti negli anni sulla miniera, i suoi misteri, la preoccupazione per la salute della popolazione in una delle aree più deboli del Paese, rende questi sforzi alla ricerca della verità veramente preziosi.
Forza del Sud chiederà un incontro immediato al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ed all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente per agevolare il cammino verso al ricerca della verità ed eventualmente per concordare azioni per la messa in sicurezza del sito. Ugo Gagliano, coordinatore comunale del partito di Miccichè ad Enna: “Verranno sottoposte anche interrogazioni al Sindaco ed al Presidente della Provincia, il cui silenzio desta non poche preoccupazioni. L’auspicio è quello che questa volta si riesca definitivamente ad abbattere quel muro di gomma che, a quanto sembra, l’interesse dei potenti ha edificato per nascondere una terribile verità al nostro territorio”.