Troina. Consiglio approva impianto cogenerazione energia elettrica e energia termica

Troina. Il Consiglio comunale ha espresso parere favorevole sul progetto della Libeccio per la realizzazione, su un appezzamento di terreno di 1790 mq ricadente in contrada Serro della Croce, dell’impianto di cogenerazione di energia elettrica di 995 kw e di energia termica di 2000 kw da biomasse solide naturali provenienti dai boschi dei Nebrodi. Per biomassa si intende una grande varierà di materiali organici, quali legna, residui della lavorazioni di prodotti agricoli e forestali, che possono essere impiegati per produrre energia. Il punto esatto dove sarà costruito quest’impianto è vicino al casello dell’Anas in prossimità dell’incrocio della statale 120 per Cesarò con la strada che conduce alle contrade di Gumato e Lavanche. Il solo voto contrario è stato quello del consigliere del Pdci, Fabio Siciliano, che aveva chiesto di rinviare di almeno 10 giorni la decisione sul parere da dare su questo impianto per consentire al consiglio di approfondire l’argomento. Il consiglio comunale, che aveva già rinviato una volta la decisione, non ha accolto la proposta del consigliere Siciliano ed ha deciso manifestando il suo parere favorevole. Si tratta di un parere e non di un’autorizzazione, che spetta all’Assessorato all’energia della Regione Siciliana. La procedura è particolare, perché coinvolge, oltre al Comune di Troina, anche altri 20 enti. E’ la procedura mediante conferenza di servizi, che sarà convocata dall’Assessorato all’energia delle Regione Siciliana. Come funziona un impianto del genere? C’è un combustore dove è bruciata la biomassa. Il calore prodotto riscalda l’olio diatermico, che ha l’elevato punto di ebollizione di 300 gradi. I vapori di quest’olio fanno girare la turbina che produce energia elettrica. Dopo aver azionato la turbina, i vapori condensano e l’olio, che ritorna in forma liquida, ha ancora una temperatura altissima. Il calore di quest’olio viene ceduto attraverso uno scambiatore per la produzione di acqua calda che serve per il teleriscaldamento o per la coltivazione in serra di prodotti agricoli. L’olio raffreddato ritorna nella caldaia per essere portato alla temperatura di 300 gradi ed il ciclo continua. Per funzionare, l’impianto brucia 1980 kg l’ora di biomassa. Le ceneri prodotte sono di 56 kg l’ora. Con l’energia elettrica prodotta di 995 kw, immessa in rete, si riescono a soddisfare le esigenze elettriche di circa 650 famiglie.

Silvano Privitera