Polizia insegue due individui e scopre essere autori di furti a Nicosia, arrestati
Enna-Cronaca - 27/02/2011
Nicosia. Nella serata di ieri, alle ore 18:00, durante un mirato servizio di vigilanza stradale atto a prevenire e contrastare comportamenti contrari alle norme del Codice della Strada, nonché di pronto intervento a causa delle avverse condizioni climatiche del fine settimana, una pattuglia della Polizia Stradale del distaccamento di Nicosia, al comando dell’Ispettore Capo della Polizia di Stato Cosimo Greco ed alle dipendenze della Sezione della Polizia Stradale di Enna, giunta alla periferia di Nicosia, incrociava una autovettura Fiat Uno di colore verde, che poco prima era stata segnalata, poiché a bordo vi erano degli individui verosimilmente autori di un furto in danno della gioielleria “Di Marco” di Nicosia. Pertanto, invertita la marcia, la pattuglia si poneva all’inseguimento della stessa autovettura, la quale veniva fermata sulla SS117. Nella circostanza, venivano identificati il conducente E.G. ed il passeggero A. D., rispettivamente di 56 e 53 anni di Caltanissetta. Al controllo delle persone e del veicolo, si rinvenivano addosso al conducente e nella auto numerosi oggetti di valore, oltre ad un coltello a serramanico ed una cassetta contenenti utensili atti allo scasso. Accompagnati presso la sede del distaccamento di Nicosia, coadiuvato anche da personale del locale Commissariato, l’ispettore Greco ha predisposto, nell’immediato, una attività di indagine, che ha accertato che presso alcune attività commerciali di Nicosia, erano stati asportati alcuni valori. In particolare un anello in oro era stato rubato presso la gioielleria “Spinelli” con sede a Nicosia in via Roma n° 30 ed ancora una borsa e due profumi sottratti alla titolare della profumeria sita in via IV Novembre n°25, sempre a Nicosia. In virtù di quanto accertato, i due soggetti venivano tratti in arresto per i reati di furto aggravato in concorso, possesso ingiustificato di armi da punta e taglio e possesso di arnesi atti allo scasso. Gli stessi, come disposto dal Procuratore della Repubblica di Nicosia, venivano associati presso la locale casa circondariale.