Enna. Iniziano gli interrogatori dell’operazione “Ingresso Facile 2”
Enna-Cronaca - 02/03/2011
Enna. La prossima settimana inizieranno gli interrogatori delle cinque persone che sono implicati nella vicenda “Ingresso Facile 2”, vale a dire di quella operazione da parte della Digos della Questura di Enna, che ha sostanzialmente bloccato un gruppo che era dedito, secondo le indagini, all’immigrazione clandestina, tramite la richiesta di nulla osta fasulli, via on line. Implicati nella vicenda sono un ragioniere di Barrafranca , Alfonso Balsamo di 55 anni, che è stato l’unico ad essere arrestato, poi concessi gli arresti domiciliari ed ora in libertà dove avere chiarire la sua posizione davanti al magistrato inquirente; una consulente del comune di Barrafranca, che è anche consulente del lavoro, una casalinga e due insegnanti, di cui una dirigente scolastica ad Enna. Tutti gli implicati in questa vicenda avevano il compito di cercare persone anziane che avevano bisogno di badanti uomini, i quali, secondo la ricostruzione fatta dagli agenti della Digos, dovevano pagare del loro stipendio da 250 a 300 euro al mese sino ad arrivare alla quota di 2 mila euro, somma che veniva gestita dal gruppo. L’operazione, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Marina Ingoglia, come si ricorderà, era eseguita dagli agenti della Digos, che aveva chiesto la collaborazione del commissariato di Piazza Armerina, della Digos di Catania e del Commissariato di PS di Vittoria. Sono state effettuate numerose perquisizioni nelle abitazioni dove si riteneva vi fossero dei documenti che comprovavano il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tramite il sistema dei nulla osta al lavoro fasulli. Ad entrare clandestinamente sono stati dieci uomini, che poi sono stati assegnati come badanti a persone anziani e disabili di Barrafranca, Piazza Armerina e Vittoria, ed una volta accertata la loro presenza in maniera irregolare, è già stato firmato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Gli agenti della Digos, che inizierà gli interrogatori su delega della dottoressa Ingoglia, sta studiando i carteggi sequestrati dove pare vi siano le richieste presentate, in nome e per conto di soggetti all’oscuro dei fatti, mentre per molti altri vi era un’illecita collaborazione o comunque una compiacenza nel firmare le richieste nominative.