Barrafranca. Ennesimo rinvio del Consiglio comunale, maggioranza allo sbando

Barrafranca. Malcontento in Consiglio comunale venerdì sera, l’ennesima seduta rinviata per mancanza del numero legale. Il consigliere dell’opposizione Biagio Cascio indipendente, si chiede come mai la pseudo maggioranza non riesce a mantenere il numero legale durante il concesso civico. Tutto ciò accade sin dall’inizio della legislatura. Sta di fatto che la coalizione che sostiene il sindaco Angelo Ferrigno e la sua amministrazione formata da Mpa, parte del Pdl, Udeur popolari per l’Italia e la Destra, non ha più i numeri per governare e sistematicamente deserta le sedute consiliari. Ed il nuovo motivo ufficiale non è attribuibile a nessuna causa. Secondo Cascio l’origine del malumore è legato ad alcune promesse politiche non mantenute dal Sindaco ai suoi alleati. Sta di fatto che la compagine politica non solo non partecipa all’attività amministrativa, ma boicotta, tenendo l’intera collettività in sospeso, dal momento che le questioni di carattere generale vengono di volta in volta rinviate in attesa della loro approvazione. Tutto ciò, accusa il consigliere “determina la causa di uno sbilanciamento politico. Alla luce degli ultimi avvenimenti in Consiglio comunale sia per la proposta sfiducia al presidente del Consiglio, che è stata rinviata per ben tre volte, e per il comportamento di alcuni consiglieri tutto ciò fa pensare che vi è più intesa politica. Infatti, alla riunione dei capigruppo del primo marzo i signori capigruppo; a maggioranza dei presenti hanno deciso di convocare il consesso comunale, dopo vari rinvii per lunedì 21 marzo. Ma alla domanda del consigliere Cascio il quale lamenta che non si riesce a fare mai un Consiglio comunale per la data prefissata; s’impegnavano di farlo quel giorno in quanto sarebbero stati tutti presenti, ma cosi non è successo. Sistematicamente il 21 è mancato il numero legale ed e stato rinviato al giorno successivo cioè al 22, per motivi personali, questa e la motivazione che a detto il capogruppo dell’Mpa a giorno 25 marzo e poi… rinvitato a data da destinarsi per mancanza del numero legale. ”La conseguenza di questo stato di caso e lo sperpero di denaro pubblico e le gravi condizioni in cui versa il comune barrese vede coinvolti i dipendenti cui è stato liquidato lo stipendio del mese di febbraio con 15 giorni di ritardo”. Cascio intende lanciare un messaggio al Sindaco, e a quello che è rimasto della sua maggioranza. Lavorare per il bene della collettività. Poco importa se le iniziative deliberate in consiglio siano appannaggio di uno schieramenti o di un altro. L’importante è non perdere di vista il compito di amministrare con coscienza, coerenza e responsabilità, ove possibile, soddisfare le esigenze dell’utenza, poichè questo modo di fare politica risulta poco soddisfacente per la collettività. I consiglieri di maggioranza, seguitando ad adottare una modalità che non coniuga con la coscienza politica, dimostrano di dimenticare di essere forse che anche loro sono cittadini del comune che rappresentano.