Enna: Il consigliere Scillia: In Commissione si assecondano decisioni dall’amministrazione

Un’apposita commissione per discutere sulla modalità di svolgimento ed esecuzione dei lavori nella Terza Commissione. È quanto ha chiesto il consigliere comunale Mpa Biagio Scillia che contesta i metodi di lavoro commissione presieduta dal consigliere Roberto Falciglia.

“Più volte ho ribadito al presidente che la Commissione, al momento, non adotta un metodo di lavoro idoneo al raggiungimento di obiettivi concreti, tangibili e constatabili” denuncia Scillia secondo il quale “non è mai stata presa una ferma posizione sugli argomenti trattati, ma la tendenza è stata sempre quella di assecondare le decisioni prestabilite dall’amministrazione, senza spirito di iniziativa, senza contestazione e soprattutto senza verifica” con il risultato di non aver raggiunto alcun obiettivo.

“Bisognerebbe invece informare la città del lavoro espletato, dei risultati raggiunti e di ciò che l’amministrazione ha ritenuto di doverne fare” continua Scillia che cita le “parecchie promesse che alimentano i sogni dei cittadini sull’apertura di un canile comunale, su una piscina in servizio da giugno e su bagni pubblici in funzione, per citare soltanto qualche esempio; queste promesse sono state accertate, verificate, e soprattutto implementate? Per dare risposta a queste domande, ho richiesto la documentazione al fine di potere attuare la funzione di verifica sulla base di dati concreti. Purtroppo – aggiunge Scillia – questo non è stato condiviso dal presidente della Commissione che, probabilmente, ritiene di potersi affidare totalmente alle promesse e ai progetti dell’Amministrazione, sicuro che prima o poi verranno realizzati e intanto da 10 anni si lavora su un canile fantasma”.

In sessanta commissioni convocate in nove mesi, ricorda a Scillia, i circa venti punti all’ordine del giorno, sono stati quasi tutti non definiti. “Questa commissione non ha una sola volta preso una ferma posizione sugli argomenti trattati, ma ha sempre agito assecondando le decisioni prestabilite in altra sede, senza spirito di iniziativa, senza contestazione e senza verifica” ha detto Scillia prendendo ancora ad esempio la vicenda del canile comunale aggiungendo che “a voler essere malizioso potrei anche pensare che l’assessore al ramo si sia avvalso della propria oratoria per prendere tempo e per comunicare alla città quello che è in realtà un progetto nel cassetto da circa dieci anni; senza nulla aver posto in essere”.