Enna. Inquinamento ex miniera Pasquasia, proprietaria terreno limitrofo si costituisce parte civile

Enna. Ieri mattina il Sostituto Procuratore della Repubblica, Marina Ingoglia, ha interrogato sulla vicenda Pasquasia l’assessore regionale all’Energia, Giosuè Marino, per cui rimane da interrogare il presidente della Regione Raffaele Lombardo, interrogatorio previsto per lunedì prossimo alle 15,30, che è l’ultimo ad essere interrogato dei quattro indagati sul problema inquinamento della miniera di Pasquasia. Ieri mattina, dunque, è stato interrogato l’assessore regionale all’Energia, Giosuè Marino, ed il suo è stato un interrogatorio durato circa quattro ore, durante le quali il rappresentante del Governo regionale ha spiegato quale è stata la sua attività, nella direzione dell’assessorato, dal momento della nomina, avvenuta in ottobre sino ad oggi e quali interventi ha potuto fare in favore del sito minerario, partecipando anche ad alcune riunioni della commissione regionale delle attività produttive. Marino ha anche affermato, carte in mano, di non avere alcuna responsabilità penale su quanto è avvenuto a Pasquasia. L’interrogatorio di Marino ha fatto seguito a quello del suo collega Pier Carmelo Russo, assessore alle Infrastrutture. L’area di Pasquasia, sostanzialmente, non è stata attenzionata in maniera particolare dal Governo regionale e nel corso di questi 19 anni, dalla chiusura dell’attività estrattiva , nessuno ha mai pensato di provvedere alla sua bonifica, diventando di fatto una bomba ecologica di vaste proporzioni.
Intanto c’è una novità, rappresentata dal fatto che la proprietaria di un terreno limitrofo alla miniera, che aveva sporto una denuncia per l’inquinamento provocato dall’olio dielettrico fuoriuscito dal sito, ha dato mandato all’avvocato Antonio Impellizzeri di costituirsi parte civile, nel caso in cui il procedimento, attualmente in fase di indagini preliminari, arrivi a un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio. La miniera dal 21 marzo è sotto sequestro giudiziario da parte della Procura della Repubblica.