Il sogno impossibile di Aidone

Cade come un fulmine a ciel sereno il servizio di TG3 Regione delle 14,00 del 29 maggio 2011, a soli 12 giorni dall’inaugurazione della Venere (scusate se continuo a chiamarla così ma questo è ormai il nome indicizzato sui motori di ricerca e cambiarle nome, come ha fatto la Regione Sicilia, potrebbe solo procurarci ulteriori danni).
I turisti intervistati, provenienti da Lentini e Palermo, lamentano la mancanza di servizi igienici, di strutture ricettive e di servizi alberghieri.
Per non parlare della sporcizia nel sito archeologico di Morgantina lamentata da scolaresche in visita appena la scorsa settimana.
Tuttavia, allorquando il turista si lamenta della situazione viaria, anche se ce ne spiace, possiamo sempre giustificarci con il solito “Non dipende da noi, ci vuole l’intervento di Provincia e Regione, ecc.ecc”; anche se non si capisce chi dovrebbe andare continuamente a fare pressing affinché quanto promesso venga realizzato! O meglio, forse ciò non appare ancora ben chiaro al nostro novello Sindaco, cosa giustificabile vista la sua inesperienza amministrativa e politica.
Ma cosa dire della mancanza di segnaletica e cartellonistica, di carenze di aree per il parcheggio, di un traffico impazzito e…dulcis in fundo, della totale assenza di materiale pubblicitario e informativo? I turisti non dispongono nemmeno di un depliant né, tantomeno, di una semplice cartina stradale di Aidone.
A compensare la mancanza ci sarebbe la “suggestiva “, benché precaria, segnaletica affissa in occasione dell’inaugurazione che indirizza l’impavido turista al Centro accoglienza di Piazza Giovanni XXIII, chiuso quando serve e, dunque, non fruibile. Eppure la Commissione consiliare per il rientro della Venere e le associazioni di Aidone, più di un anno fa, avevano suggerito all’Amministrazione comunale di affidarne la gestione ad associazioni e giovani che, volontariamente, si sarebbero impegnati a farne un box office.
Sono state fatte altre scelte, o forse non ne sono state fatte alcune, con il risultato di non offrire agli ospiti l’accoglienza che meritano.
Malgrado l’amarezza provata ascoltando il servizio televisivo, si deve ammettere che quanto detto è incontestabile. Come è incontestabile l’improvvisazione e la superficialità con cui si ci è preparati all’evento.
Tra fuochi d’artificio, luminarie e altre amenità, che hanno reso la giornata una bella festa di Paese, ad eccezione delle sgarberie istituzionali della mattina agli aidonesi, argomento già a lungo dibattuto, l’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno lanciare una campagna pubblicitaria degna dell’evento!
Tutta colpa di altri allora? E cosa dire dei bar chiusi per la pausa pranzo? Dei negozi chiusi perché tanto è domenica? Sarebbe sicuramente bene che tutti noi Aidonesi ci fermassimo un po’ a riflettere e che, finalmente, ci svegliassimo.
Sarebbe bene che ognuno facesse la propria parte a cominciare da chi, pro-tempore, ci rappresenta, considerato che l’efficacia dell’azione amministrativa si misura dai risultati e non dalle intenzioni né dalle autopromozioni “a pieni voti”.
Sarebbe bene ricominciare dai partiti politici, dalle associazioni che, davanti ad un atteggiamento quasi sprezzante e poco collaborativo da parte delle Istituzioni comunali, trovano comodo dedicarsi ad altro o, semplicemente, non fare nulla per risparmiarsi scontri, mal di stomaco e stupide ripicche.

E mentre il sole si nasconde e comincia a piovere, sembra proprio che, se non si registra un decisivo cambio di rotta, “la favola bella che ieri t’illuse o… Aidone” sia destinata ad un triste epilogo!


Vilma Piazza