Enna: Processo in appello per furto di elemosine

È stato rinviato al prossimo 24 novembre il processo in appello a carico dell’ennese B. M. imputato per i reati di furto ed appropriazione indebita.
I fatti risalgono al 2007, tra febbraio e novembre, quando B. M. si rese responsabile di una serie di furti perpetrate in diverse date. Tra i furti quelli nelle cassettine delle elemosine ed anche nella sacrestia di una chiesa del capoluogo e in una motoape posteggiata dinanzi il cimitero di Enna.

B. M., difeso dall’avvocato Biagio Scillia, in primo grado era stato condannato ad una pena di sei mesi e dieci giorni oltre ad una ammenda pur avendogli riconosciuto un parziale vizio di mente. Su di lui pesavano due differenti procedimenti che su istanza dell’avvocato Scillia sono stati riuniti.

La difesa ha insistito sul riconoscimento della capacità di non intendere al momento dei fatti, una patologia che è stata riscontrata a seguito di una perizia posta in essere dal giudice di primo grado. Come acclarato dalla perizia, dunque, la difesa di B. M. portata avanti dall’avvocato Scillia ha contestato la sentenza di primo grado sostenendo che il soggetto in occasione dei fatti non era capace di intendere e volere.

La predisposizione del sistema di videosorveglianza consentì di individuare l’autore di furti continui – da qui l’installazione di un circuito di videosorveglianza – ed aggravati nella chiesa di Sant’Agostino.