Enna. Prosciolto imprenditore di Centuripe ritenuto responsabile di estorsione
Enna-Cronaca - 24/06/2011
Enna. E’ stato prosciolto l’imprenditore centuripino, Salvatore Naselli, 57 anni, che era stato arrestato dalla squadra Mobile il 2 febbraio del 2008, in quanto ritenuto responsabile di estorsione. Secondo la difesa l’imprenditore cercò, a modo suo, di farsi pagare un debito dovuto, sequestrando un camion e un escavatore Bobcat 5000. Il tribunale ha prosciolto l’imprenditore centuripino perché non era estorsione e perché l’accusa originaria è stata derubricata in “esercizio arbitrario delle proprie ragioni”, che è un reato non perseguibile perché la denuncia fu presentata in ritardo. La tesi, sostenuta dai difensori dell’imprenditore, gli avvocati Michele Micalizzi e Francesco Bauso, è stata confermata . A febbraio la Dda di Caltanissetta, che coordinò l’indagine, aveva chiesto per l’imprenditore una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione e una multa da 1.500 euro per estorsione aggravata e continuata. Il tribunale collegiale ennese, presieduto da Elisabetta Mazza, a latere Andrea Salvatore Romito e Calogero Commandatore, ha preso atto della tesi difensiva e, quindi ha prosciolto Naselli, che avrebbe vantato un credito di oltre 20 mila euro dalla ditta Silva, appaltatrice dei lavori di recupero dell’ex discarica di contrada Gelofia a Centuripe. L’imprenditore aveva preso due mezzi a garanzia, chiedendo cinquemila euro in cambio della restituzione. Quella richiesta insolita, portò l’imprenditore Naselli, persona senza precedenti penali, ad essere additato come estortore e quindi, arrestato. Fu denunciato e, come detto, arrestato. rrestato fu rilasciato e per un mese stette ai domiciliari, ma per lui cadde quasi subito la cosiddetta “aggravante mafiosa”, anche se il Pm continuò a contestarla. I fatti risalirebbero al periodo tra agosto e dicembre del 2004. Le indagini erano partite perché, in quel periodo, c’era stato un aumento statistico degli atti intimidatori a danno di imprese nella zona di Centuripe. Naselli è un buon imprenditore, aggiudicatario di numerosi appalti per lavori pubblici o fornitore o sub-appaltatore di altre aziende vincitrici di gare. “Il nostro cliente vantava un credito di 23.400 euro per una fornitura di calcestruzzo – ha spiegato l’avvocato Bauso – tanto è vero che avevamo emesso un decreto ingiuntivo. Adesso possiamo dire che giustizia è fatta”.