Valguarnera. Assolti: non falsarono la certificazione per sanare immobile

Enna. Erano stati rinviati a giudizio con l’accusa di avere, in concorso tra loro, circa 9 anni fa, apportato delle modifiche strutturali ad un immobile, in assenza delle prescritte autorizzazioni edilizie e senza il parere del Genio Civile, due comproprietari valguarneresi ed il loro tecnico di fiducia, hanno affrontato un processo durato oltre cinque anni. Oltre a queste accuse, i protagonisti della vicenda hanno dovuto difendersi dalle ben più gravi imputazioni che li volevano responsabili di avere presentato elaborati che non rappresentavano il reale stato dei luoghi, inducendo così l’Ufficio Tecnico Comunale a formare una concessione edilizia in sanatoria dal contenuto ideologicamente falso e di avere formato una falsa certificazione avente la funzione di fornire un’esatta informazione dei luoghi. All’esito della lunga attività istruttoria svolta, assunte le testimonianze di alcuni funzionari del Comune e sentiti gli imputati, i giudici del Tribunale ennese hanno accolto le richieste degli avvocati Piero Patti e Lorenzo Caruso, il primo in difesa di F.L. ed F.F. ed il secondo in difesa del tecnico S.E., ed hanno pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di tutti e tre gli imputati. I giudici hanno ritenuto, infatti, accoglibili le richieste di intervenuta prescrizione per quattro dei capi di imputazione contestati, in quanto fatti che riferiscono all’anno 2002, inoltre è stato anche deciso di non doversi procedere per l’imputazione di abusivismo edilizio, avendo le parti nel frattempo ottenuto la prescritta concessione in sanatoria, mentre per le imputazioni più gravi, riferite alla falsa certificazione, di non doversi procedere perché il fatto non costituisce reato.