Rifiuti. La “ricetta” del partito e dei Sindaci PD della provincia di Enna
Enna-Provincia - 13/07/2011
Enna. Si è riunito l’esecutivo provinciale del Partito Democratico, congiuntamente ai segretari dei circoli e ai sindaci del Partito democratico ennese per discutere sulla problematica dei rifiuti nella nostra provincia e sulle iniziative politiche da intraprendere per il futuro. Alla riunione, presieduta dal segretario provinciale Mario Alloro, ha partecipato anche il Sen. Crisafulli. All’apertura dei lavori il segretario provinciale ha tenuto a precisare che per la prima volta ci si siede attorno ad un tavolo tutti gli attori protagonisti, dai dirigenti agli amministratori del partito per approfondire in modo specifico il tema dei rifiuti analizzandolo sotto tutti gli aspetti al fine di dare risposte concrete al territorio. Alloro ha fatto un resoconto di quanto elaborato dal gruppo di lavoro composto dai Sindaci, iscritti al PD, di Piazza Armerina, Enna, Leonforte e Nicosia, dal Segretario provinciale e da alcuni componenti dell’esecutivo.
L’analisi e lo studio si è mosso su alcune direttrici fondamentali:
• stabilizzare il sistema rifiuti garantendo la continuità, l’efficienza e l’efficacia del sistema di raccolta e smaltimento.
• analizzare nello specifico tutte le varie voci di spesa
• abbattere i costi a carico del cittadino.
• migliorare la qualità del servizio;
Per cui emerge dal documento: “Tale azione si rende oltremodo indispensabile alla luce del fallimento delle politiche sui rifiuti del Governo Lombardo.
La nuova legge regionale (L.R. n. 9 del 2010) che, a detta di Lombardo, avrebbe dovuto riformare il sistema dei rifiuti in Sicilia con la soppressione degli ATO e la costituzione delle nuove società di servizio per la raccolta dei rifiuti (SRR) è rimasta al palo e la regione non si è ancora dotata del Piano regionale dei rifiuti che consentirebbe l’avvio della gestione integrata. La confusione normativa che ne è derivata non consente di definire il percorso da intraprendere con la conseguenza che il sistema della raccolta dei rifiuti è entrato in crisi e rischia di far entrare la nostra provincia in una fase di emergenza.
Il partito democratico ritiene pertanto indispensabile ed improcrastinabile che si proceda al transito definitivo del personale Siciliambiente, alle dipendenze dell’ATO, quale soggetto che attualmente gestisce il servizio, per poi confluire nelle costituende SRR. Ciò contribuirà di fatto a raggiungere due obiettivi, vale a dire quello di rasserenare gli animi tra i vari operatori dando certezza sul loro futuro e l’altro di rendere omogenei i livelli retributivi evitando, a parità di funzione e/o mansioni, differenti retribuzioni tra di loro in alcuni casi molto sperequate.
Occorre inoltre sfatare l’assunto che rappresenta un costo del servizio esoso perché elevato è il costo del personale utilizzato.
• Il numero di operai (operatori ecologici, autisti, sorveglianti di cantieri e caposquadra) impiegati per la raccolta, lo spazzamento e lo smaltimento, molti dei quali hanno un rapporto di lavoro a tempo parziale è in linea con la media nazionale,
• Stessa cosa vale per gli impiegati amministrativi e quadri dirigenziali rientrano anch’essi nella media nazionale;
• Sul costo complessivo del servizio incidono per una parte consistente alcuni tributi ed oneri che non dipendono dal servizio ma sono imposte per legge.
• Il tributo di circa 4.600.000 euro per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi, istituito dall’art. 3, commi 24 e seguenti, della legge 28 dicembre 1995 n. 549 incide infatti per il 17% sul costo complessivo dei servizio
• A ciò si aggiungono circa 1.300.000 euro per la gestione della discarica che incide per il 5% sul costo complessivo.
1. Abbattere i costi a carico del cittadino significa per il Partito democratico ennese abbattere principalmente i costi complessivi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tutto ciò passa attraverso la riduzione sia dei costi diretti che dei costi indiretti mediante l’avvio di iniziative politiche, amministrative e sindacali forti, decise e per certi versi in controtendenza con il passato.
a. Occorre avviare un confronto tra le parti sociali e l’ATO per determinare una riduzione del costo del lavoro, anche attraverso un’omogeneizzazione dei livelli stipendiali che porti a percepire salari uguali per l’espletamento di uguali mansioni, eliminando di fatto sacche di privilegi che comunque esistono. L’attivazione di tutte le forme di agevolazioni previste dalle varie leggi di comparto devono anch’esse contribuire alla riduzione dei costi.
b. La riconversione e riqualificazione di parte del personale amministrativo e tecnico deve essere convogliata verso un’ampia e capillare azione di informazione e di sensibilizzazione volta ad attivare e incentivare la raccolta differenziata, i cui proventi andranno a ridurre la pressione a carico dei cittadini.
c. Un grande sforzo ed un impegno immediato deve essere fatto nella direzione della lotta all’evasione e all’elusione del pagamento della tassa di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Tutto questo passa attraverso un censimento capillare delle utenze, siano esse domestiche che non, al fine di aumentare la base dei contribuenti e poter ridurre a tutti la propria quota.
d. L’assenza di un piano regionale sui rifiuti, la mancata attivazione di qualunque forma di produzione di energia prodotta dai rifiuti, ha negli anni determinato di fatto che il tributo versato dai Comuni per il conferimento in discarica diventasse una voce di entrata per il bilancio regionale avulsa dalla risoluzione del problema dei rifiuti. Il Partito democratico ritiene che tale tributo, proprio per le gravi inadempienze della Regione siciliana in materia di rifiuti, non sia dovuto fino a quando non verrà definito compiutamente il piano regionale sui rifiuti e gli investimenti che il governo regionale vuole fare con i soldi dei cittadini. L’iniziativa politica del partito sarà rivolta a una proposta di legge regionale che sancisca tale principio in virtù del fatto che non si possono chiedere dei soldi in cambio di nulla.
e. I Comuni hanno inoltre la possibilità, facendone richiesta, di attingere dal fondo regionale previsto dalla L.r. n. 1/2008 che consente il rimborso dell’I.V.A. e ciò consentirebbe ai Sindaci della provincia di Enna di abbattere ulteriormente il costo a carico del cittadino per l’importo dell’IVA recuperata.
2. Un altro obiettivo di fondamentale importanza per il Partito democratico ennese è quello di elevare la qualità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, mediante l’attivazione di un serio servizio di raccolta differenziata anche attraverso una campagna di promozione e sensibilizzazione che veda il coinvolgimento del personale riconvertito e riqualificato e la collaborazione di associazioni e cittadini. L’attivazione nei diversi comuni dei Centri di Compostaggio dei rifiuti, così come l’attivazione di impianti capaci di produrre ed utilizzare il metano prodotto dai rifiuti conferiti in discarica, devono essere obiettivi da raggiungere nel breve periodo per avviare rapidamente un circolo virtuoso che veda la nostra provincia correggere gli errori che si sono fatti nel passato e rilanciare un’ipotesi di governo e di salvaguardia ambientale del territorio.
Queste linee di intervento programmatiche ed operative, approvate all’unanimità dall’esecutivo del Partito democratico provinciale, dai Sindaci e dai segretari dei circoli del PD, che tutti gli iscritti al partito, a qualunque livello e ruoli di responsabilità siano chiamati a ricoprire, sono impegnati a perseguire e rispettare al fine di far convergere, con un’azione sinergica, tutti gli sforzi di ognuno verso una stessa direzione e che abbia come scopo principale quello di migliorare il servizio, ridurre l’onere a carico del cittadino e di rendere più vivibile il nostro territorio”.
News correlata: Enna. Rifiuti, passaggio del personale da SiciliAmbiente all’Ato. Adoc invita alla mobilitazione