Autodromo: Un silenzio che preoccupa

Svoltasi la quinta prova del campionato italiano Prototipi con il successo meritato di Fabio Francia su Osella PA21, di attività in circuito si parla poco. Attualmente tutto lo staff del Consorzio Autodromo Pergusa sta lavorando intensamente sull’organizzazione del Rally di Proserpina, che quest’anno, 26^ edizione, si svolgerà, a differenza degli altri anni, il 28 agosto, ed ha un aspetto particolare perché è valido per il campionato italiano rally asfalto.

Assieme a questa gara di valore nazionale ci sarà anche il “Rally Old Time Pergusa”, che sarà riservato alle auto storiche. Il problema di fondo è che non si parla di altre gare su pista, neanche a livello regionale e questo è sicuramente un dato negativo che il nuovo Consiglio di Amministrazione deve prendere in esame perché non si può tenere nella stagione estiva il circuito chiuso, bisogna attivarsi affinché si ritorni ad organizzare manifestazioni regionali automobilistiche come avrebbe dovuto essere il Trofeo Sicilia.

In programma per la fine di luglio ci sarebbe dovuto essere una prova di campionato italiano “formula 2000 light”, ma pare che uno degli organizzatori, il nisseno Eros Di Prima, abbia portato la manifestazione in altro circuito. E’ vero che la situazione di crisi ha diminuito sostanzialmente il parco macchine siciliano, ma sarebbe opportuno che il presidente Tullio Lauria ed il suo staff organizzassero una riunione con il delegato regionale della Csai e i titolari delle scuderie per cercare di elaborare un programma di attività che consenta ai piloti di effettuare prove libere, ma anche gare ufficiali regionali.

L’altro argomento riguarda le moto; si sa benissimo che sono molti gli appassionati di motociclismo che aspirano e vorrebbero provare su un circuito come quello di Pergusa, quindi bisogna fare di tutto per cercare di avere il via ad organizzare le prove libere nei fine settimana ed in questo periodo. Non si capisce perché il circuito di Caltavuturo lo possa fare ed un circuito meglio attrezzato come quello ennese non possa organizzare queste manifestazioni.