Enna. Rappresentanti sindacali inquilini protestano per canoni locazione esorbitanti

L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gino La Rocca, ha incontrato i rappresentanti sindacali degli inquilini di Cgil, Cisl e Uil, Sunia, Sicet e Uniat per fare il punto sulle innumerevoli problematiche che sono al momento aperte sull’edilizia residenziale pubblica. I punti trattati da La Rocca hanno avuto come emergenza l’ordinanza pervenuta in questi giorni a molti inquilini ma anche ai proprietari di via della Resistenza, che intima loro il pagamento di canoni di locazione esagerati per dei locali di sgombero di otto metri quadri, e con un’altezza di due metri. Cifre che sono uscite ma che a una attenta valutazione non hanno una corrispondenza matematica o logica. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno proposto una trattativa che possa mettere nuovamente in condizione di regolarità tutti gli inquilini, come è avvenuto con la regolarizzazione dei contratti di locazione degli alloggi. Intanto i sindacati hanno chiesto la sospensione dell’ordinanza recapitata agli inquilini.
Altro punto importante affrontato è stato quello riguardante l’edilizia convenzionata nella contrada S. Caterina, per opera dell’impresa Troppa, che ha provocato anche polemiche in consiglio comunale. I sindacati hanno ribadito l’intervento degli organi comunali per ottimizzare e verificare tutte le opere di urbanizzazione, per procedere alle opere di esproprio per i suoli necessari alla creazione delle vie di accesso all’intera area, in modo da consentire agli abitanti anche della fruizione di tutti i servizi anche di trasporto pubblico. La lotta sindacale nei confronti dell’impresa, per le altre inadempienze contrattuali, continuerà con il ricorso collettivo giudiziario che ha già iniziato il suo iter procedurale. Si è ribadito la necessità immediata di procedere alle vendite di tutto il patrimonio immobiliare abitativo che da oltre un anno è rimasto al palo, nonostante i protocolli d’intesa sottoscritti avessero sancito un tempo definito che è ormai trascorso. Sono stato richiesti accatastamenti non ancora effettuati e perfezionamenti di esproprio non ultimati. È ormai improrogabile anche una regolarizzazione di tutti gli alloggi di Borgo Cascino, alloggi che sono rimasti dimenticati da troppo tempo.