Citazione in giudizio per proprietari immobile soprastante la sacrestia chiesa di Sant’Agostino ad Enna
Enna-city - 29/07/2011
Citazione in giudizio avanti il tribunale di Enna per i proprietari dell’immobile soprastante la sacrestia della chiesa di Sant’Agostino ad Enna. È la decisione disposta dal Pubblico ministero Francesco Rio a conclusione delle indagini avviate dopo la denuncia per le condizioni di rischio dei locali adiacenti alla chiesa.
A seguito del suggerimento da parte di Giuseppe Biondo, consulente giuridico di fiducia di Don Mario Petralia parroco della chiesa di S. Agostino, ed in conseguenza di opportuna valutazione dei fatti con il responsabile per i beni ed il patrimonio della chiesa presso la curia vescovile di Piazza Armerina, si era deciso di far presentare al sacerdote nell’ottobre 2010 una denuncia-querela presso la Procura della Repubblica di Enna, la quale nel giro di qualche settimana dispose il sequestro preventivo della Sacrestia al fine di evitare pericoli per le persone che in essa potevano accedere. Adesso è arrivata la citazione del Pm verso i proprietari per aver omesso di provvedere ai lavori necessari sull’immobile che minaccia rovina, con conseguente pericolo per le persone ed ha fissato l’udienza dibattimentale per il 22 novembre.
“È importante che possa iniziarsi un procedimento penale” ha dichiarato Giuseppe Biondo che continua: “in tale sede, il danneggiato, valutandone l’opportunità di costituirsi parte civile, potrà chiedere tutti i danni subiti, sia quelli morali e biologici sia quelli materiali”. Una precedente ordinanza emessa dal giudice Marco Commandatore obbligava i proprietari dello stabile a effettuare i lavori entro novanta giorni, ma a distanza di un mese – nota Bellomo – “non abbiamo visto ancora nessun movimento che possa farci pensare ad un adempimento di quanto ordinato dal giudice”. Intanto il tetto dell’ex convento agostiniano continua a crollare. “Nei prossimi giorni – annuncia il consulente giuridico Biondo – di concerto con i due legali Antonio Oliveri e Prima Cammarata che hanno difeso Don Mario Petralia nel corso del procedimento per danno temuto, valuteremo l’opportunità di far costituire parte civile il sacerdote nel costituendo processo penale o di iniziare un processo civile a se stante per il risarcimento di tutti i danni materiali”.
William Savoca