Barrafranca. Conto consuntivo 2010. Opposizione propone che avanzo sia destinato a riduzione TARSU

Barrafranca. In merito relativa alla approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2010 da parte del Commissario ad Acta dr. Antonio Garofalo (n.1 del 2 agosto 2011) l’opposizione in Consiglio comunale evidenzia una consueta rappresentazione dei fatti connotata da sterile demagogia e populismo.
Da parte del gruppo del PdL al Consiglio comunale perviene la seguente nota: “Il tentativo è quello, infatti, di scaricare le proprie incapacità amministrative sui gruppi di opposizione, colpevoli solo di svolgere il ruolo di controllo e di indirizzo come previsto per legge e dall’ordinamento ee.ll.
La stessa delibera del Commissario ad acta attesta che “ Vista la deliberazione n.40 del 16.06.2011 con la quale il Consiglio Comunale ha deliberato di non approvare la proposta di rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2010 per il parere non favorevole espresso dall’organo di controllo in merito al riacccertamento dei residui attivi e passivi” e con ciò smentisce il sindaco quando afferma che il “…il bilancio è stato bocciato … senza rilievi di carattere tecnico ma per scelta politica.”
La verità è che il Consiglio Comunale aveva respinto la proposta di approvazione del rendiconto di gestione in quanto il Collegio dei revisori dei conti , parere del 05/05/2011, aveva correttamente espresso parere non favorevole per diversi motivi ed, in particolare, perché l’amministrazione comunale non aveva provveduto, così come prevede tassativamente l’art. 228 del Tuel “prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui.” e non aveva provveduto, come d’obbligo, alla previsione delle perdite e/o debiti nei confronti delle partecipate.
Il consiglio comunale aveva talmente ragione che il Commissario ad Acta, ritenute fondate le eccezioni sollevate dall’organo di revisione, appena insediatosi ha convocato una conferenza dei servizi (22.06.2011) nel corso della quale ha chiesto formalmente all’amministrazione comunale presente, al segretario generale e ai capi settori di” conoscere ai sensi del terzo comma dell’art.228 del D.lgs 267/2000 se il riaccertamento effettuato abbia verificato la consistenza delle ragioni del mantenimento, in tutto o in parte dei residui stessi, in ragione , altresì, del loro presupposto giuridico, adottando la determina da trasmettere al Responsabile del servizio finanziario”.
Il Commissario ad Acta ha proceduto all’approvazione del rendiconto di gestione solo dopo aver acquisito la determinazione del responsabile del settore finanziario ( n.40/535 del 30 giugno 2011 ) di riaccertamento generale dei residui attivi e passivi al 31/12/2010 e ritenute oramai superate le eccezioni sollevata dall’organo di revisione dal riesame prodotto dai capisettori con le suddette determine di riaccertamento e solo dopo aver ritenute “ come parimenti insussistenti le eccezioni
sollevate in ordine al residuo passivo del debito ante 2009 giusta conferenza di servizi e nota del capo settore di sospensione della fattura n.4 del 22 marzo 2010 nei confronti ATO.
La delibera del Commissario ad Acta non fa che confermare la fondatezza delle eccezioni sollevate dal Collegio dei Revisori dei Conti, organo di garanzia e di regolarità tecnica/contabile dell’Ente, condivise e sostenute dai gruppi di opposizione. Quelle eccezioni sono state superate con le determine dei capi settori, assunte a fine giugno, dopo quindici giorni dalla non approvazione.
Eccezioni, a dire il vero, solo in parte superate in quanto, manco nei paesi del bunga bunga, può accadere che un debitore possa unilateralmente sospendere una fattura regolarmente emessa dal creditore e che la stessa possa essere sospesa con una mera nota del caposettore senza che risulti agli atti alcun annullamento dello stesso titolo da parte della società emittente né alcuna nota di variazione così come previsto ai sensi dell’articolo 26 del D.P.R. 633/1972.
Tanto che sulla stessa delibera del Commissario ad Acta il Collegio dei revisori, in data 26 luglio 2011, ha espresso parere favorevole condizionato alla destinazione in sede di approvazione del bilancio dell’avanzo di amministrazione risultante nel rendiconto al pagamento dei debiti e/o perdite delle società partecipate ( euro 339.872,02).
I gruppi di opposizione, proprio per non gravare sui cittadini e sulla tassa dei rifiuti, hanno già preannunciato che destineranno l’intero avanzo di amministrazione alla copertura delle suddette perdite ella compartecipazione al costo del servizio di igiene urbana.
Per quanto riguarda il “comportamento non idoneo di consiglieri del PD, PDL e Sinistra unita”, ci esimiamo, solo per amor cristiano, dall’esprimere alcuna valutazione sul pulpito dal quale viene la predica.
Il compito di porgere i ringraziamenti alla signora Fiore lo lasciamo, se non lo ha già ampiamente fatto, al Sindaco”.