Aidone. Personale scolastico in stato di agitazione

Aidone. Personale scolastico in stato di agitazione per la decisione che l’istituto Cordova sarà in reggenza. Un documento di protesta è stato stilato da parte dal personale (docenti e personale Ata) del comprensivo Cordova in cui si fanno presenti le problematiche alle quali andrà incontro l’istituto con la reggenza. Al rientro a scuola, ieri l’altro (1° settembre) e ieri (2 settembre), per gli adempimenti di inizio anno, infatti amara constatazione per tutto il personale scolastico in servizio, sul fatto che non c’è il dirigente. La sgradevole novità è dovuta, come si sa, alla norma del decreto legge della Finanziaria 14 luglio 2011 che ha tagliato le presidenze degli istituti scolastici con meno di 500 alunni. L’istituto di Aidone ha perso il dirigente e dovrebbe avere un reggente ma le lungaggini burocratiche hanno lasciato la sede ancora vacante. “Quando il reggente sarà nominato – comunica il personale- i disagi non saranno minori, in quanto lo stesso dovrà occuparsi di due o più istituzioni scolastiche e la scuola di Aidone, con la sua complessità gestionale e didattica (distribuita su cinque plessi e con tre ordini scolastici) pagherà il prezzo più alto dei tagli inferti dal governo”. Prosegue il documento:”Il reggente sarà presente, a volere essere ottimisti, qualche volta alla settimana. Quanti problemi ordinari potrà risolvere? Ricadrà tutto sulle spalle, già oberate, degli insegnanti. Chi si sacrificherà ad accettare l’incarico di vicario in una simile situazione, considerato che non avrà un euro di retribuzione grazie ai nuovi provvedimenti?”A fronte di ciò i docenti si sono autoconvocati per ridiscutere di queste problematiche ed hanno deciso di renderle pubbliche, coinvolgendo, in primis, sindaco, assessore e consiglio comunale e successivamente prevedono di fare partecipi i genitori e l’opinione pubblica aidonese. Tutti i docenti si sono anche recati in comune e sono stati ricevuti dal sindaco, dall’assessore alla Pi e dal presidente del consiglio comunale, i quali hanno fatto proprie le istanze del personale scolastico e hanno immediatamente convocato un consiglio comunale straordinario, aperto a tutti, che si terrà il prossimo martedì, 6 settembre alle 10,30. Gli sforzi congiunti di scuola e comune, l’agire in sinergia, dovranno mirare al riconoscimento di Aidone, quale comunità montana, dato che il centro abitato è a circa 900 metri sul livello del mare. “Se ciò non dovesse avvenire – prosegue il comunicato- già dal prossimo anno scolastico l’istituto comprensivo perderebbe la sua autonomia scolastica, perderebbe la dirigenza dei servizi amministrativi e tutto il personale amministrativo perderebbe l’autonomia finanziaria”. Perdendo l’autonomia giuridica la scuola perderà la possibilità di accedere ai finanziamenti del Fse e per l’arricchimento degli ambienti educativi di apprendimento (laboratori, miglioria dell’edilizia scolastica, sicurezza, ecc.) e per l’attivazione di progetti di recupero e potenziamento per gli alunni”. Inoltre, si presenterebbe una serie di disservizi per l’utenza, quali iscrizioni, richieste di certificazioni, ecc.”Senza contare che la nostra scuola aggiunge il personale scolastico- è l’unica agenzia educativa in un territorio a vocazione turistica. Se venisse a mancare, costituirebbe una perdita di identità culturale e una mancanza di opportunità educativa e orientativa per i figli degli aidonesi”. Intanto avere saputo che alcune scuole di Enna, perdenti la dirigenza, hanno visto reintegrato il proprio dirigente per il fatto che il capoluogo è considerato un comune montano fa sorgere spontanea la domanda: “Qual è la differenza tra Enna (1000 metri slm) e Aidone con un’altitudine che raggiunge i 900 metri circa”?

Angela Rita Palermo