Piazza Armerina. Incontro a Legambiente con prof. Patrizio Pensabene

Piazza Armerina. Al Centro di Educazione Ambientale, presso il parco urbano S. Pietro, su iniziativa di Legambiente Piazza Armerina, si è svolto un seminario a cura del professore Patrizio Pensabene, con la collaborazione degli archeologi Paolo Barresi ed Enrico Gallocchio, dal titolo “Nuove ipotesi sul proprietario della Villa del Casale”.
Patrizio Pensabene, professore ordinario di archeologia classica all’Università “La Sapienza” di Roma, coordinatore del dottorato di archeologia classica nella stessa università, dirige gli scavi dell’insediamento medievale della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina dal 2004 a tutt’oggi.
Il professore Pensabene è uno studioso di architettura, marmi e decorazione architettonica di età romana e dell’uso delle spoglie architettoniche nel periodo tardo antico e medievale, ha scritto opere e articoli sul tempio di Saturno, sull’Arco di Costantino, sull’Arco di Giano, sul reimpiego nell’architettura normanna dell’Italia meridionale e della Sicilia.
A conclusione dell’interessante incontro organizzato da Legambiente, e grandemente partecipato oltre che dai soci, da numerosi cittadini, così Patrizio Pensabene ci ha detto sulla campagna di scavi:”Ormai è un incontro abituale quello con Legambiente, almeno ogni due anni, utile per tenere al corrente dei risultati della nostra ricerca, che avviene in collaborazione con la direzione del museo del parco archeologico di Piazza Armerina. Oggi abbiamo parlato dei risultati di restauro ottenuti negli ultimi quattro anni, resi possibili anche grazie a degli interventi di deumidificazione delle fondazioni attraverso vespai che hanno consentito dei saggi di scavi, ed infine la individuazione di situazioni archeologiche intatte. Durante i lavori in collaborazione con il museo della Villa Romana del Casale, abbiamo individuato trenta pozzi medievali, e tutta una serie di informazioni molto importanti, che saranno oggetto di future pubblicazioni, infatti, è in programma la pubblicazione di tutti i risultati della ricerca, insieme, in un grande volume”.
Il professore Pensabene spiega poi l’importanza della ricerca: “Nel cantiere c’è un settore riservato alla didattica degli studenti sia dell’Università “La Sapienza” che della “Kore” di Enna, ed altre università, in questo momento soprattutto spagnole e tedesche. L’importanza della ricerca per i giovani studenti è fondamentale, come per un medico che studia medicina, il contatto con la terra per il lavoro degli archeologi insegna il mestiere. Quella di Piazza Armerina, poi, per i ricercatori, è una esperienza basilare per l’importanza che ha la Villa ha nel panorama mondiale degli studi sul tardo antico, i giovani hanno un entusiasmo di lavoro impressionante, anche sotto il sole con ben 40 gradi”.
Infine Pensabene:”Incontri come quello di oggi ci consentono di mantenere il rapporto con la città, l’attuale tendenza della archeologia moderna è di mettere sullo stesso piano la divulgazione accanto alla ricerca scientifica, sappiamo che il presente influisce sul modo con cui ci avviciniamo al passato. La nuova politica degli archeologi porta ad incontrare sempre il contesto sociale in cui si lavora, quindi, i cittadini che vivranno in vari modi i monumenti”.

Marta Furnari