SP2 ancora chiusa la strada di accesso ad Enna, rocciatori al lavoro

Enna. Duro lavoro quello dei rocciatori, nella giornata di ieri,per cercare di controllare lo status della parete rocciosa che sovrasta sia la provinciale “2” che porta ad Enna sia della statale 121 che porta a Villarosa, temporaneamente chiuse perché si sono verificati smottamenti e cadute di massi sulla sede stradale, nei pressi del bivio Kamuth, dove le due strade si congiungono, e che, quindi, vietano l’accesso ai due comuni con grave nocumento per il capoluogo ennese che ha spostato tutto il traffico sia di accesso che di uscita verso Enna bassa e poi sulla provinciale “uno” per raggiungere il centro storico. Il lavoro dei rocciatori è stato seguito da vicino sia dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici, ingegnere Gino La Rocca, che dall’ingegnere Giuseppe Sberna della Protezione Civile comunale, per rendersi conto di quale è l’entità del danno e quali interventi sono possibili per cercare di riaprire al traffico, almeno la provinciale “2” che consente l’accesso ad Enna di tutta la zona nord della provincia, mentre sembra più difficile la parete che sovrasta la statale 121 per cui si prevedono interventi più consistenti perché ci sono dei massi che si trovano in condizioni di pericolo.
La riunione tecnica di venerdì mattina con la presenza di Anas, Provincia e Comune ha tracciato, per grandi linee, le cose da fare, ma prima si dovevano controllare le situazioni da punto di vista della stabilità della parete sovrastante sia la provinciale che la statale. Il tempo è stato generoso con i rocciatori perché non c’è stata pioggia ne vento per cui hanno potuto effettuare diverse arrampicate, e cercato di pulire la parete, andando ad eliminare quei massi che si trovavano in equilibrio instabile. Nel primo pomeriggio i rocciatori hanno effettuato un’altra arrampicata, lavorando sul materiale che si trovava debolmente stabile, poi sopraggiungendo il buio hanno smesso di lavorare.E’ probabile che questa mattina, condizioni metereologiche permettendo, i rocciatori continueranno il loro lavoro per cercare di liberare tutto il materiale pericoloso. Da queste indagini pare che potrebbe essere possibile aprire, probabilmente domani, la strada provinciale “2” che è quella più urgente perché toglie da un certo isolamento il capoluogo ennese, perché nella zona dove si è verificata la caduta di massi esiste un canalone che potrebbe raccogliere acqua e detriti nel capo di ulteriore smottamento, mentre appare più difficile la situazione della statale 121 dove l’Anas ed il comune dovranno lavorare parecchio e vi è la necessità che sul piano finanziario intervenga il Genio Civile con lavori di somma urgenza per eliminare il pericolo attualmente esistente e rendere transitabile la statale 121.