Enna Calcio: Mutismo preoccupante della società

Nessuna novità ha movimentato i due giorni che precedono la trasferta che vedrà l’Enna impegnata con il Città di Messina domani pomeriggio. Per la squadra gialloverde è stata la solita routine tra spostamenti per allenarsi ed attesa di notizie che la società ancora una volta non ha dato. E ormai è diventata una situazione insostenibile soprattutto per quel che riguarda l’annuncio del nuovo allenatore che tarda ad arrivare tanto che, ormai, sono in molti a pensare che dietro ci sia qualcosa. In più di una occasione si è stati vicini ad un accordo, ma al momento di concretizzare la società, per un motivo o un altro, ha fatto un passo indietro. In questi mesi alcuni dirigenti hanno sbandierato ai quattro venti progetti e volontà ambiziose, hanno parlato di futuro roseo per l’Enna, di promozioni in pochi anni, ma la realtà odierna è lontana anni luce da queste promesse. Qualche attenuante la società ce l’ha, ma non al punto tale da arrivare a fine ottobre senza avere un minimo di programmazione ufficiale. Chi è in questo momento è il responsabile dell’Enna Calcio nel momento in cui lo stesso Cannarozzo ha ammesso che il controllo temporaneo è nelle mani di Piero Tamburo? E perché il posturologo non tranquillizza i tifosi o almeno spiega loro cosa sta accadendo per cercare una forma di riavvicinamento? Certi giorni viene fuori che è imminente l’arrivo di un comunicato, ma anche qui nulla.
Che la società gialloverde non abbia mai eccelso nella comunicazione con l’esterno non è una novità e si sta vedendo anche in queste settimane. I più pessimisti pensano che a dicembre qualcosa accadrà in casa Enna partendo dal presupposto – e questa non è una novità – che il rilancio dell’Enna è legato a dei progetti di sviluppo nel territorio. Insomma il rischio è quello che la squadra passi in secondo piano e se fino ad oggi nessuna certezza è arrivata un motivo deve pur esserci.
Ma diamo uno sguardo al calcio giocato. Domani i gialloverdi affronteranno uno degli avversari più in forma, quel Città di Messina che ambisce alla serie D. A spingere gli ennesi, invece, potrebbe essere l’orgoglio e la rabbia per la sconfitta patita contro il Vittoria.