Enna Calcio: Martello esclusivo, “Serve nuovo corso”

È ormai un momento difficile per l’Enna sempre più in crisi di risultati e societaria. Abbiamo così voluto sentire chi all’Enna ha dato tanto per capire il suo punto di vista, l’ex direttore sportivo Giovanni Martello oggi collaboratore della Sancataldese.
Che effetto fa vedere l’Enna in grosse difficoltà?
“Non c’è dubbio che si soffre nel vederla in questo stato. Si soffre al di là del risultato in campo, quello che dispiace semmai vedere una grandissima approssimazione, essere diventati oggetto di scherno in tutta la Sicilia calcistica ed è sotto gli occhi di tutti il mancato pagamento di calciatori e tecnici”.
Qual è secondo te la causa del problema?
“Dall’esterno non è facile, ma non c’è dubbio che chi dirige la società ha delle colpe su questo stato di sfascio totale, certo – si chiede Martello – ci sarebbe da capire chi gestisce, ad oggi si parla ma non hanno le idee chiare”.
Sei stato il d.s. dei migliori periodo, qual era il segreto?
“Bisogna ringraziare prima il trio Lo Vullo-Bonasera-Savoca e poi la famiglia Bonasera che per due stagioni si è fatta carico dell’Enna. Io ho cercato di costruire un gruppo basato sui valori umani, sono riuscito a coinvolgere i giovani locali che oltre ad essere bravi giocatori hanno dato il cuore per l’Enna”.
L’ultima sconfitta è arrivato contro un ex, Cosimano; come vivono questa crisi gli ex gialloverdi?
“Non è un mistero che tutti gli artefici di quel miracolo mi hanno sollecitato di ricompattare quel gruppo. Nessuno avrebbe mai pensato che quel giocattolo si sarebbe potuto rompere”.
In questi mesi sei stato vicino a ritornare all’Enna?
“Sì ad inizio stagione sono stato contattato dall’assessore Grippaldi che in maniera molto lodevole si era fatto avanti per cambiare lo stato di cose e mi ero attivato per costruire una bella squadra, ma la verità – dice Martello – è che l’attuale società si è rifiutata di consegnare la squadra, ma ha preteso un corrispettivo economico che non sta né in cielo né in terra. È impossibile che ad oggi non hanno pagato nulla avanzi questo genere di richieste”.
Quale futuro vedi per l’Enna?
“È impossibile dirlo, prima bisognerebbe capire chi sono i dirigenti, si parla di Tamburo, Cannarozzo o Ammendola. Onestamente se non si fa chiarezza non si può pensare ad un futuro, si naviga a vista” dice Martello che tuona: “È inutile creare illusioni, proporre fantomatici metodi d’allenamento o sognare collaborazioni con squadre nazionali e internazionali chiaramente irrealizzabili, per ottenere risultati c’è bisogno di qualcosa di diverso”.