Enna Calcio: La crisi ingolosisce gli avversari

Con quale stato d’animo, ma soprattutto con quali forze l’Enna affronterà l’ardua trasferta in casa dell’Acicatena? Questa è senza dubbio la classica domanda da “un milione di dollari” perché dare una risposta certa è impossibile visti i fatti che ogni giorno si vivono in casa Enna Calcio. E come se non bastassero i guai che la società riesce a tirarsi addosso, ci si è messa pura l’indisponibilità del campo di Pergusa che ha costretto i gialloverdi ad allenarsi ancora una volta nel campo d’atletica ad Enna Bassa. Non proprio quello che ci vuole in questo momento di gravissime difficoltà che stanno investendo i gialloverdi che non trovano pace un po’ per cause esterne, ma soprattutto per colpe proprie.
Ieri la squadra si è data appuntamento per preparare la trasferta di Acicatena, un altro scontro diretto contro un avversario che già si sfrega le mani per la ghiotta occasione che gli si sta per presentare davanti. Affrontare un’Enna in queste condizioni è un regalo per tutte quelle squadre che sono alla ricerca di punti per raggiungere gli obiettivi prefissati.
E proprio questa situazione di totale sfascio organizzativo ha portato diverse società a mettere gli occhi sui giocatori gialloverdi considerati più interessanti. Tra queste società c’è la San Sebastiano del presidente Giuseppe Buscemi che ha già fatto partire i primi sondaggi per i giocatori ennesi dicendosi pronto a farli giocate in Promozione. Già in passato il presidente della società xibetana ha provato a portare alla San Sebastiano qualche giocatore, ma i progetti di rinascita in casa Enna ne hanno distrutto i sogni. Le attenzioni potrebbero concentrarsi innanzitutto sul centravanti Emanuele Alessandro il quale, però, non sta attraversando un ottimo periodo di forma per un infortunio muscolare che si porta dietro da almeno due mesi. Il giocatori ha una autonomia di quarantacinque minuti al massimo, ma la società imprudentemente lo sta spremendo al massimo facendogli disputare intere gare con il rischio di perderlo per un periodo più lungo. Questo è solo uno dei tanti esempi che dimostrano la totale disorganizzazione della società che naviga a vista e va avanti solo per inerzia speranza che un giorno possa arrivare un magnate e mettere nelle casse ennese somme che permettano di risolvere i problemi. Il sogno è questo, ma la realtà è perfettamente opposta.