Antidogra. Troina: Spettacolo promosso dalla comunità San Patrignano

Troina. Nell’auditorium “Nuccio Sciacchitano” dell’Iiss Ettore Majorana gli alunni delle scuola media statale Don Bosco e quelli del Liceo Scientifico e dei corsi per ragionieri e geometri hanno visto lo spettacolo antidroga Ragazzi Permale realizzato dalla comunità San Patrignano con il sostegno del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quello di ieri è uno dei due appuntamenti in Sicilia dello spettacolo antidroga. L’altro è stato giovedì al teatro Ambasciatori di Catania. Ad organizzare l’appuntamento di Troina dello spettacolo di San Patrignano sono stati il Comune di Troina e l’Associazione Amici di San Patrignano di Troina. Lo spettacolo utilizza la formula del dialogo alla pari di due giovani di 26 anni, Luca e Riccardo, con il conduttore dello spettacolo che è l’attore e regista Francesco Apolloni. I due giovani, sollecitati dal conduttore, raccontano tra musica e video clip la loro drammatica esperienza di tossicodipendenti che sono alla fine riusciti a tirarsi fuori dal baratro della droga in cui erano precipitati. Ispirato ai due principi chiave della responsabilità e della consapevolezza, che sono alla base di un efficace percorso di fuoriuscita dal tunnel della droga, lo spettacolo nella sua sobrietà ed essenzialità non concede nulla ai facili quanto inutili moralismi. Riccardo è un giovane emiliano di Reggio Emilia che proviene da una famiglia del ceto medio agiato: il padre commercialista che, fa anche l’arbitro nelle partite di calcio, e la madre di professione bibliotecaria. Luca è un giovane sardo di Sassari, che è nato da genitori entrambi tossicodipendenti e spacciatori. Due mondi diversi e distanti sono le famiglie di appartenenza dei due giovani, ma comune è la dinamica che li conduce a precipitare negli abissi della droga. Il papà di Riccardo, sempre in giro tra lavoro e partite di calcio da arbitrare, e la madre a leggere libri da classificare, sono dei genitori che vogliono sicuramente bene al loro figlio, ma sono dei genitori assenti. Non meno fortunato è il piccolo Luca gli è capitata una madre sempre in giro a spacciare per procurarsi i soldi per comprarsi la droga ed un padre che non vede mai perché è un ospite abituale della galera. Luca ha due sicuri punti di riferimento nella sua infanzia: la nonna e la maestra. Ma a Luca, andando avanti negli anni, gli vengono a mancare perché la nonna muore e la maestra, quando non si è più bambini, non può più essere di grande aiuto. Riccardo e Luca iniziano per gioco a fare uso dalla droga quando sono ancora adolescenti e non sono forti abbastanza per sottrarsi alla pressione del gruppo. A quell’età nessuno dei due pensava di diventare tossicodipendenti. Ma con il passare degli anni avevano bisogno di droga sempre più pesante. Sono stati anni di degrado con spacci di droga e furti in cui si erano spezzati i legami con le famiglie, parenti ed amici. L’incontro con la comunità di San Patrignano è stato per Luca e Riccardo la loro ancora di salvezza.

Silvano Privitera