Enna. SIS Coni: 90% impianti sportivi del territorio provinciale non agibili

Enna. Il Responsabile del Servizio Impianti Sportivi del CONI, ingegnere Paolo Vicari, è intervenuto nella vicenda dell’agibilità degli impianti sportivi sottolineando che “l’attuale situazione del patrimonio sportivo della provincia pone in luce, come problema prioritario, oltre al poco numero di impianti esistenti, quello della loro piena utilizzazione e più in generale, quello della sicurezza e l’adeguamento alle normative vigenti in materia al fine di ottenere il certificato di agibilità, documento indispensabile e obbligatorio per lo svolgimento delle competizioni agonistiche”.
“Tutto questo – spiega l’ingegnere Vicari (nella foto) – significa che il problema dell’adeguamento degli impianti sportivi alle nuove normative di sicurezza diventa un elemento di primaria importanza, senza togliere la necessità di realizzare nuovi impianti sportivi. I pochi impianti sportivi esistenti non sono agibili per vari motivi, con la conseguenza che rimangono chiusi, o utilizzati solo per la pratica sportiva , senza la presenza del pubblico. Questo problema riguarda circa il 90% degli impianti sportivi del territorio provinciale”. “In merito a quando sta accadendo a Enna – prosegue Paolo Vicari – dove il Questore ha disposto la chiusura di alcuni impianti sportivi, in quanto non in regola con le normative vigenti, voglio ribadire che il Coni provinciale negli ultimi anni è sempre stato vicino alle problematiche dell’impiantistica sportiva, organizzando più volte convegni, dando il supporto tecnico attraverso il Servizio Impianti Sportivi e il presidente Roberto Pregadio al fine di sensibilizzare tutti i Comuni della Provincia ad attivarsi, ed eseguire i lavori necessari per rendere agibile la struttura sportiva. Durante i convegni solo pochi comuni hanno partecipato ai lavori di formazione, per il resto c’è stato un disinteresse degli Enti Locali”.
L’ingegnere Vicari sottolinea che una struttura sportiva per essere agibile deve seguire un iter burocratico, che va dalla progettazione, all’esecuzione dell’opera, al collaudo tecnico amministrativo, al rilascio ove è previsto del certificato di Prevenzione Incendi, al parere preventivo della Commissione Comunale di Vigilanza, quindi dopo aver acquisito tutte le certificazioni degli impianti tecnologici ai sensi delle normative vigenti, è il sindaco che rilascia il certificato di agibilità, che a sua volta lo trasmette alle forze di Polizia. Mentre per gli impianti esistenti, che hanno già il certificato di Agibilità, occorre verificare periodicamente l’integrità degli impianti tecnologici, il rinnovo ove previsto del Certificato di Prevenzione Incendi, verificare se sono cambiate durante gli anni le condizioni di sicurezza, con l’adeguamento alle nuove normative. Quindi per il rinnovo del Certificato di Agibilità, i Comuni dopo aver acquisito tutta la documentazione tecnica necessaria devono chiedere il parere della Commissione di Vigilanza, quindi successivamente se tutto è in regola il Sindaco rinnova il certificato di Agibilità. Alcuni comuni ennesi non hanno ancora istituito la Commissione Comunale di Vigilanza e per gli impianti sportivi è obbligatorio nella Commissione Comunale la nomina del rappresentante del CONI”.
“Per quanto riguarda la situazione attuale delle strutture sportive presenti nella provincia – conclude Paolo Vicari – che hanno l’agibilità per la disputa di gare agonistiche, con presenza di pubblico dalle notizie in nostro possesso, ad eccezione di qualche impianto, molti hanno la necessità del rinnovo o rilascio del Certificato di Agibilità. Quindi la gestione e la sicurezza degli impianti sportivi esistenti diventa il problema di oggi e probabilmente del prossimo futuro”.