Rifiuti. Comuni pagheranno servizio a quanto deliberato nei Consigli comunali e non a quanto deciso dall’Ato

Gagliano. Sentenza storica del Tar di Catania sul servizio rifiuti gestito dall’Ato: i comuni pagheranno il servizio in base a quanto deliberato nei consigli comunali e non sulla base di quanto deciso dall’Ato, in mancanza di un piano d’ambito regolarmente approvato. Tutto ebbe inizio circa quattro mesi fa, quando l’Ato fece ricorso al Comune di Gagliano contro il piano economico finanziario approvato dalla maggioranza del consiglio comunale nel marzo 2011.
“L’Ato aveva fatto ricorso al bilancio perché riteneva che dovevano essere aggiunte delle somme per coprire il costo del servizio” afferma il sindaco di Gagliano, Salvatore Prinzi. Adesso la sentenza dà ragione al comune di Gagliano e tutti i comuni della provincia beneficeranno del provvedimento, secondo il quale l’Ato dovrà svolgere il servizio sulla base del deliberato dei consigli comunali e non sulla base della cifra stabilita dall’Ato stesso. Di fronte a tale sentenza Prinzi commenta: “Ciò significa che, o si tornerà alle cifre deliberate dai consigli comunali, oppure l’Ato dovrà permettere ai comuni di gestire il servizio autonomamente”. L’idea di far svolgere il servizio in base a quanto deliberato in consiglio è stata più volte ribadita dall’assemblea dei sindaci, ma la proposta non ha mai trovato riscontro. Il comune di Gagliano ha sempre sottolineato l’inefficienza dell’Ato nello svolgimento del servizio e la sua antieconomicità. E’ stato infatti l’unico comune della provincia ad aver emesso un’ordinanza durata quattro mesi.

Valentina La Ferrera