Enna Calcio: La pazienza è finita!

Nessuna spiegazione può più giustificare quanto sta accadendo all’Enna Calcio che ieri ha riproposto il “remake” visto con il Due Torri e si è nuovamente ritirata dal campo quando il Ragusa aveva segnato il 9-0. Una vergogna senza fine che evidentemente non scalfisce la società che si ostina a non andare via costringendo i colori gialloverdi a subire mortificazioni. Quanto visto ieri è emblematico e questa volta la colpa va divisa anche ai giocatori perchè dal momento in cui hanno accordato fiducia alla società non sono più tollerabili abbandoni del campo, anche sul 9-0, un rischio già messo in conto perchè si sa qual è la situazione e nessuna giustificazione è loro concessa e a poco serve puntare il dito contro il Ragusa troppo duro in attacco. Non esente da colpe anche una città troppo silente ed indifferente, istituzioni comprese, ad una vicenda che mortifica ogni giorno di più l’Enna e la sua storia. Ma adesso è giunto il momento di dire basta, dire di no ad un accanimento contro un’Enna che non può più essere gestita in questo modo. Non bastano più neanche le parole di Ammendola – che non ha preso parte alla trasferta – dette ieri: “Se in settimana si realizzano alcune situazioni, si cambia. Questa dovrebbe essere stata l’ultima gara di sofferenza, da martedì si dovrebbero aggiungere nuovi elementi”. Il dirigente sta lottando con tutte le forze, ma è innegabile che fin qui i risultati sono stati pessimi. “Vista la situazione iniziale, è già tanto che sia successo” ha detto sull’abbandono del campo: “La scomparsa sarebbe un fallimento, l’obiettivo è non scomparire e se mi si dà una mano arriveremo con minori sofferenze alla fine”. Ma quanto visto è fin troppo, la società ha dimostrato che in tutti questi mesi non è stata in grado di garantirsi quel minimo di giocatori per non ritirarsi dal campo, si fanno proseliti sul futuro, mentre non si riesce a giocare una gara per 90′. Un dato di fatto incontrovertibile che già da oggi deve far pensare i dirigenti e chiedersi se sono più nelle condizioni di andare avanti, ma fin che la città non farà nulla di concreto niente cambierà. Se è questo ciò che si vuole allora che si vada avanti, ma per la storia di questo club una scossa è necessaria.