Area sen.Lumia Enna su primarie Palermo

Enna. “L’esito delle primarie di Palermo ha ribadito dopo Milano, Napoli, Cagliari e Genova che la classe dirigente del Partito Democratico, con in testa il suo Segretario Nazionale, ha ormai perso ogni collegamento con la comunità che pretende di rappresentare” così chiosano i componenti del gruppo del senatore Lumia del Comune di Enna, rappresentato dal componente la direzione regionale del PD, Rosalinda Campanile, e da Patrizia Di Mattia, Maurizio Di Pietro, Fulvio Licari e Claudio Parisi.
Continuano i componenti politici: “Non ci si aspetta una capacità di analisi politica della quale la dirigenza del P.D. ha dato ampia prova nell’ultimo ventennio costellato di molte sconfitte rovinose e di poche vittorie illusorie ma si apprezzerebbe almeno il rispetto della più elementare regola che chi ha responsabilità pubbliche dovrebbe osservare: rimettere il mandato quando si prende atto di non essere più utili alla causa.
Il Segretario Nazionale, invece, parla di un problema locale non leggibile in ottica nazionale, mostrando ancora una volta che la sola funzione della maggioranza della classe dirigente è quella di restare abbarbicata alla poltrona anche a costo di preparare il terreno alla prossima sconfitta nelle politiche del 2013.
Ed il Segretario Regionale, su cui pende già una mozione di sfiducia, c’è da scommetterci, farà finta di niente”.
E, concludono: “Una parte illuminata della dirigenza siciliana, capitanata dal senatore Lumia e dal capogruppo all’A.R.S. Cracolici, ha incoraggiato e sostenuto la candidatura di Fabrizio Ferrandelli che ha battuto la candidata dell’enstablishement, sostenuta dalla Segreteria Nazionale e da quella Regionale del P.D., dall’Italia dei Valori e da Sinistra e Libertà.
La vittoria del trentenne Ferrandelli è la vittoria di una speranza di cambiamento che passa innanzitutto dal “pensionamento forzato” del personale politico logoro e spesso inadeguato che ci ha governato in questi anni ed è la vittoria di una prospettiva di alleanze aperte a tutte quelle forze moderate e progressiste con cui è possibile progettare un’idea migliore del Paese”.