Su vicende UDC Troina, Grande Sud: “ormai i partiti sono usati solo nelle elezioni, dopo non contano più”

Troina. Sulla sostituzione in giunta dell’assessore Luigi Ruggeri (Udc) con Adele Allegra (Udc), decisa dal sindaco Salvatore Costantino (Pdl), prendono posizione i rappresentanti locali di Grande Sud, formazione politica di centrodestra, che in consiglio comunale occupa un solo seggio con Alfredo Di Muni. Non entrano nel merito della sostituzione perché non intendono interferire sulle questioni interne dell’Udc, ma su alcuni aspetti di metodo hanno delle idee precise e vogliono manifestarle. Totuccio Lombardo, segretario di Grande Sud Troina, che qualche anno fa è andato via dal Pdl per costituire il gruppo Grande Sud a Troina, le ha espresse sulla pagina facebook di Grande Sud Troina. Nel post di Lombardo, è raccontato in sintesi quello che è accaduto: a causa della sostituzione in giunta di Ruggeri con Allegra, l’Udc ha ritirato la fiducia al sindaco Costantino invitando l’assessore Nicola Schillaci a dimettersi ed il suo unico e solo consigliere Daniele Litteri a passare all’opposizione. Se questi due rappresenti dell’Udc nelle istituzioni comunali non si adeguano alle decisioni del partito, la loro presenza in giunta e nel Consiglio comunale è a titolo personale. Naturalmente questo vale anche per Adele Allegra. Com’è noto, Schillaci e Litteri hanno diramato una comunicazione con la quale respingono l’invito dell’Udc locale, non riconoscendo alcuna legittimità alla decisione assunta dal loro partito del quale ritengono di farne parte a pieno titolo. Allegra non ha diramato alcun comunicato e rimane in giunta. A Totuccio Lombardo non piace che non siano rispettate dagli assessori e dai consiglieri comunali le decisioni assunte dagli organi direttivi di un partito in una riunione con il segretario della sezione: “I segretari di partito ed i partiti politici servono sino a quando i singoli vengono eletti, dopo non vengono riconosciuti”. La verità è che alcuni partiti a Troina non sono più strumenti di formazione, di socializzazione, di creazione del consenso, come lo erano in passato, ma sono solo dei comitati elettorali. Questa trasformazione dei partiti in comitati elettorali ha introdotto nella politica troinese elementi di conflitto e di esasperazione, di dover stare con “di qua” o “di là”, di cui non si sente proprio il bisogno. La vicenda dell’Udc troinese suscita perplessità e dubbi anche nel consigliere comunale Alfredo Di Muni, che dopo essere stato espulso dall’Udc ha aderito a Grande Sud: “Sono stato espulso dall’Udc perché avevo presentato in consiglio comunale una mozione sul Prg non condivisa dall’Udc. Per me l’espulsione, mentre per Schillaci e Litteri solo l’invito a dimettersi”. Di Muni ricorda a tal proposito il caso di Mario Amata dell’ Mpa, nominato revisore dei conti con i voti dei consiglieri di centrosinistra, che non accolse l’invito del suo partito a dimettersi e per questo fu espulso. Dichiara Di Muni: “Mi viene il sospetto che interessi a qualcuno che Schillaci resti in giunta e che Litteri continui ad appoggiare Costantino in consiglio comunale sia pure a titolo personale”.

Silvano Privitera