Piazza Armerina. Lavori in tarda ora nell’appartamento, aggredito con una catena d’acciaio reagisce lanciando un martello lungo mezzo metro, tre pregiudicati arrestati
Enna-Cronaca - 19/04/2012
Arrestati tre pluripregiudicati di Piazza Armerina, Christian Minnella, classe1986, Sorvegliato speciale di P.S., nonché sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., di Luigi Lo Bartolo, classe, 1981, attualmente sottoposto alla pena sostitutiva della detenzione domiciliare, e del padre Salvatore Lo Bartolo, classe1954, nella notte di ieri, dagli uomini del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti.
Tutti gravemente indiziati dei reati rissa aggravata e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere); il Lo Bartolo Luigi, gravemente indiziato anche del reato (evasione), per avere violato gli obblighi inerenti la detenzione domiciliare cui lo stesso era sottoposto, allontanandosi dal domicilio ove scontava la pena; il Minnella Cristian, gravemente indiziato anche del reato per avere violato le prescrizioni derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S., cui lo stesso era sottoposto, avendo commesso dei reati.
I FATTI:
La scorsa notte alla sala operativa del Commissariato giungeva una segnalazione circa una rissa in corso, in una zona popolare, immediata periferia della città, ove abitano gli arrestati. Sul posto intervenivano i poliziotti armerini apprendevano che Christian Minnella aveva subito un’aggressione ad opera dei congiunti Lo Bartolo Salvatore e Luigi che lo avrebbero colpito con una catena metallica, ed a sua volta aveva reagito in maniera inconsulta, afferrando un martello, lanciandolo all’indirizzo del Salvatore Lo Bartolo.
A seguito delle perquisizioni operate nelle abitazioni, venivano rinvenute sia la catena metallica sia il martello in ferro, attrezzi che venivano entrambi posti sotto sequestro.
Sui luoghi venivano rinvenute evidenti tracce di una precedente violenta colluttazione ed in particolare si constatava che la porta d’ingresso del domicilio del Minnella, realizzata in parte in vetro, presentava i cristalli completamente frantumati, con la presenza di numerosi frammenti di vetro a terra.
Uno degli arrestati, presentava vistose ferite sanguinanti, per cui veniva trasportato in ospedale per le cure del caso.
In particolare, si accertava che Salvatore Lo Bartolo avrebbe dapprima litigato animatamente con il suo vicino di casa, Christian Minnella, scambiandosi reciprocamente calci e pugni fino a rovinare per terra, sino a quando, in strada era uscito anche il figlio del Salvatore, cioè Luigi Lo Bartolo, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare, per infierire anch’egli sul Minnella, mentre gli altri presenti avrebbero cercato invano, per diversi minuti, di dividere i rissanti.
Oltre all’evidenza dello stato di flagranza del delitto di rissa – aggravata dalle lesioni di uno dei corrissanti, al quale sono state riscontrate lesioni giudicate guaribili in otto giorni presso il Pronto Soccorso dell’ospedale armerino – concorrente con il porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, l’ulteriore reato di evasione per Luigi Lo Bartolo, ed il reato di violazione delle prescrizioni derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S. per Christian Minnella, sottoposto alla misura di prevenzione, oltre al particolare trascorso penale di tutti, che li ha visto tutti, nel corso del tempo, numerose volte arrestati, condannati anche per reati contro la persona, nonché tutti già sottoposti a misure di prevenzione.
La gravità dei fatti era ravvisabile anche nel concreto pericolo creato dagli indagati, che con la loro condotta non hanno esitato ad aggredirsi reciprocamente, utilizzando come armi oggetti altamente offensivi, malgrado la presenza di donne e bambini che avrebbero facilmente potuto rimanere feriti.