Impianto di selezione dei rifiuti a Gagliano, bloccato per “burocrazia”

Enna. Nel 2008 è stato ultimato e collaudato l’impianto di selezione dei rifiuti solidi urbani che si trova alla periferia di Gagliano e che alla Provincia regionale è costato più di tre milioni di euro, ma che ancora non è entrato in funzione a causa di tanti paletti burocratici e di qualche ostacolo insolito. E dire che l’impianto di selezione dei rifiuti potrebbe interessare una popolazione di 100 mila abitanti e di ridurre di tanto, addirittura del 95 per cento, i rifiuti solidi urbani da abbancare nella discarica di Cozzo Vuturo, che è in via di esaurimento. Un’attività dell’impianto di Gagliano consentirebbe di diminuire i costi del 30-35 per cento con risparmi notevoli per l’Ato Rifiuti, per i comuni, per gli utenti. La Commissione Tutela Ambiente provinciale ha rilasciato parere favorevole per l’inizio dell’attività dell’impianto di selezione di Gagliano, che potrebbe iniziare la sua attività al massimo qualche mese. Il comune di Gagliano ha ricevute una serie di diffide per il rilascio di autorizzazione all’attività dell’impianto, rischiando anche il commissariamento da parte della Regione Siciliana, ma il sindaco Salvatore Prinzi si è trincerato dietro la scusa che l’impianto non può essere utilizzato perché la strada di accesso all’impianto ha subito degli smottamenti e piccole frane, e la riparazione della strada è di competenza della Provincia regionale. La Provincia pare che il problema lo abbia affrontato, è stato già effettuato un sopralluogo per capire quali interventi bisogna fare per rendere la strada di accesso percorribile, e probabilmente tra qualche settimana ci saranno gli interventi necessari perché la strada venga aperta al traffico e di conseguenza anche l’impianto di selezione dei rifiuti, che è un impianto modulare in grado cioè di adeguarsi alle esigenze della popolazione ennese. In questo momento l’impianto è in grado di servire una popolazione di 100 mila abitanti, quindi sostanzialmente può interessare, almeno dodici comuni della zona nord della provincia. Riuscire a smaltire il 95 per ceto dei rifiuti e solo il 5 per cento dei rifiuti da abbancare è un risultato eccellente, potrebbe risolvere molti problemi dei rifiuti della provincia di Enna che ha navigato sempre a vista, senza mai affrontare il problema nella sua complessità e nella sua interezza. Ci sarebbe anche l’impianto di compostaggio di Dittaino che i comuni sottovalutano e che potrebbe portare dei miglioramenti complessivi sul problema dei rifiuti. Ovviamente rimane da affrontare anche nella sua interezza il problema della raccolta differenziata, che ad Enna ha una percentuale inferiore del 10 per cento.