Enna. Bagnasco: “Che la celebrazione non finisca con il tramonto”

Sono ormai trascorsi tre giorni dalla presenza ad Enna del cardinale Angelo Bagnasco, ma l’entusiasmo trasmesso dal porporato presidente della Conferenza Episcopale Italiana non si è dissolto, anzi ha accresciuto la consapevolezza che Enna con la festa patronale ha vissuto dei giorni storici. Tanti i messaggi lanciati alla comunità ennese negli appuntamenti che lo hanno visto coinvolto. Bagnasco si è infatti soffermato su temi strettamente attuali per quel che concerne il delicato momento storico che sta attraversando la Chiesa, la forza del Papa, ma anche la festa patronale ed il suo seicentesimo. Il presidente della Cei ha sottolineato l’importanza della fede per la Chiesa, ma eventi come il seicentesimo e a maggior ragione la festa patronale solennizzata ogni anno, in che modo possono aiutare a rinsaldare questo rapporto? Bagnasco ha spiegato che “la persona umana ha bisogno di esprimere fisicamente i propri sentimenti interiori, fa parte del mondo umano. Dio ci lascia la Chiesa e di riflesso le festa, ma tutto deve essere contenuto, nulla però va disprezzato”. Il calore e l’affetto ricevuto dagli ennesi hanno lasciato il segno: “La presenza di questo popolo mi ha commosso”.
Durante il suo messaggio rivolto alla città al termine della processione Bagnasco ha lanciato un messaggio: “Non vogliamo che questa celebrazione, tanto solenne e significativa, finisca con il tramonto del giorno. Desideriamo che essa continui pur nella semplicità quotidiana dei nostri doveri, ma non per questo meno partecipe e profonda”.
Dopo l’arrivo del fercolo a Montesalvo, intanto, proseguono gli appuntamenti con le funzioni religiose che si protrarranno fino al 15 luglio quando il simulacro di Maria Santissima della Visitazione farà ritorno al Duomo. Da sabato, invece, saranno celebrate le “lumine” dei ceti e dei mestieri in onore della Patrona; ad aprire i pellegrinaggi sarà il Collegio dei Rettori delle Confraternite di Enna.