Enna Calcio. Buona la prima, battuto il Giarre

Enna Calcio – Real Giarre 1-0
Enna: Tricarichi; Gangi, Campanella, Abate, Vigiano; Marziale, Zagami, Nicolosi, Manduca; Cassarino (60’ Massaro 90’ Riccobene), Palermo (72’ Sapuppo). All. Privitera.
Real Giarre: Vita; And. Guarrera, Zappalà, Timpano, Licciardello; Costa (56’ Villani), Milazzo, Aiello (46’ Al. Guarrera), Nirelli; Ilardo (69’ J. Romano), Salvo. All. Romeo.
Arbitro: Madonia di Palermo.
Rete: 49’ Marziale.
Note: espulso Abate per doppia ammonizione.
Enna. Con un gol da cineteca di Marziale l’Enna si aggiudica la prima giornata contro il Real Giarre iniziando così nel migliore dei modi la nuova avventura in Promozione. In un “Gaeta” a porte chiuse per inagibilità si sono sfidate due squadre dal passato glorioso. A spuntarla sono stati i padroni di casa apparsi più vogliosi, ma anche più ordinati del Real Giarre che quasi mai ha impensierito Tricarichi. Scarsa precisione e manovra confusa sono stati i limite degli ospiti. L’Enna da far suo non ha ancora una quadratura definitiva, ma ha dimostrato dei segnali confortanti e se la società darà al tecnico qualche rinforzo e la giusta serenità allora l’Enna potrà dire la sua. Dopo una prima fase di studio il primo sussulto lo crea l’Enna al 24’ quando Cassarino recupera palla al limite, ma colpisce la traversa, non va meglio a Marziale che, defilato sul palo opposto, colpisce l’esterno della rete a porta vuota. Otto minuti dopo è il perno Zagami a colpire la traversa. Solo un’invenzione poteva sbloccare il match e ci pensa – al 49’ – Marziale ad uscire dal cilindro la magia. Il gialloverde dal vertice alto sinistro dell’area si accentra e indirizza la palla sotto la traversa del palo opposto raccogliendo gli applausi dei presenti e consegnando i tre punti all’Enna. Vana la reazione del Real Giarre che non reagisce neanche quando è in superiorità numerica per l’espulsione di Abate. Al 68’ ancora Marziale ubriaca la difesa ospite, ma non trova supporto al centro dell’area. Per gli ospiti solo supremazia territoriale, ma nessun pericolo per l’Enna che incassa e ringrazia.

Post partita
Inizia dunque con un sorriso, così come non succedeva da tempo, la stagione dell’Enna Calcio che nella prima giornata di Promozione batte il Real Giarre 1-0.
E lo fa con il cuore, la grinta ed un gol da sogno realizzato da Marziale che al 49’ esce la magia dal cilindro spedendo la palla sotto l’incrocio della traversa dopo aver calciato dal lato opposto. La strada verso il normale regime, però, è ancora lontana perché la squadra è incompleta e questo lo sanno la società ed il tecnico Vittorio Privitera che intanto si gode i tre punti: “I ragazzi sono stati immensi ed encomiabili considerando che per oltre metà tempo abbiamo giocato in dieci”. L’Enna ha fatto vedere buone trame ed idee di gioco, la palla mai buttata via, grinta e spirito combattivo laddove non arrivava la tecnica. E non a caso a fine gara Privitera annuncia l’arrivo di nuovi giocatori in settimana: “Si tratta del portiere Stefano Caruso, l’esterno Samuele Greco e dovremmo chiudere con Cristian Palumbo”. Ma potrebbe non finire qui perché i rinforzi sono uno per reparto ed urge un centravanti. Troppo leggero l’attacco con il solo giovane Livio Palermo. Con un rinforzo per reparto l’Enna potrà infatti dire la propria in questo campionato sempre che la società confermi quanto promesso: “Ho chiesto alla società progetti chiari e devo dire – ammette il tecnico – che mi stanno mettendo nelle condizioni di lavorare”. Serve però una maggiore tranquillità, spiriti meno bollenti ed un rispetto dei ruoli. Sulla vittoria l’allenatore non mette ombre: “Abbiamo chiuso con sei Under e solo noi li abbiamo tenuti in vita, per il resto posso solo elogiarli”. Privitera pur mantenendo i piedi per terra ha detto che questa squadra con i giusti rinforzi può dire la propria in campionato. Ma per far si che questo accada servirà una fusione di elementi ossia che la società mantenga le promesse, la squadra marci dritto e che il Comune crei le condizioni affinchè l’Enna abbia il supporto del pubblico. Vedere il “Gaeta” vuoto era desolante. Il sogno è la riapertura delle tribune, ma in attesa che ciò avvenga sarebbe utile riaprire almeno la curva.