Enna Calcio. Spitale, “Non mi tiro indietro, ma…”

“Non posso più tirarmi indietro, ho preso un impegno”. Con queste parole Gateano Spitale allontana l’ipotesi di una frenata alla trattativa che lo porterà ad essere il presidente dell’Enna Calcio. Ma Spitale non nega che di difficoltà in questi giorni ce ne siano state perché si tratta di un’operazione complicata che, se andrà veramente in porto, cambierà le sorti della società gialloverde. Ma sul piatto Spitale vuole la collaborazione della città così come delle istituzioni specie per quel che riguarda lo stadio che Spitale vuole rendere agibile già domenica prossima in occasione della gara interna che affronterà l’Enna dopo due giornate in cui ha giocato fuori casa. Peccato che in questi quindici giorni non si sia fatto nulla al “Gaeta”, ci sarebbe stato tutto il tempo per effettuare i lavori alle tribune e rendere agibili gli spalti ed invece altre due settimane buttate via senza fare nulla. Dalla società filtra che l’inghippo giunga dal Comune dove non ci sono le risorse utili a fare i lavori. Vale la pena ricordare che Spitale si è detto disponibile a farsi carico di metà dei lavori, ma nonostante ciò i lavori non partono. Naturalmente il futuro dell’Enna non dipende esclusivamente dallo stadio perché la società, nuova o vecchia che sia, deve dire esplicitamente cosa vuole fare da grande e non tirare la corda più di quanto sia stato fatto da agosto ad oggi. La misura della pazienza è colma e lo spogliatoio rischia di essere una polveriera pronta a scoppiare se entro pochi giorni non verranno date delle certezze. Spitale ha assicurato che è sua volontà chiudere la trattativa entro questa settimana ed avere così le redini in mano potendo prendere le decisioni che ritiene più opportune. Per guadagnarsi la fiducia dell’ambiente sportivo ennese, adesso, dovrà dare risposte certe ed immediate, qualunque esse siano, ma la piazza esige rispetto e chiarezza.