Troina. Criminalità: a novembre il progetto di videosorveglianza

Troina. Hanno partecipato 114 persone all’Assemblea cittadina, che si è svolta domenica sera nell’auditorium Nuccio Sciacchitano dell’Iiss Ettore Majorana per iniziativa dell’ Associazione culturale Antonio Gramsci e del Comitato cittadino come reagire all’aggressione criminale, che Troina sta subendo. Ce n’erano 94 in più dei 20 che parteciparono alla riunione che si svolse una settimana prima nel circolo Lavoro & Cultura per discutere cosa fare. All’assembla di domenica sera è intervenuto il sindaco Salvatore Costantino, che ha annunciato che entro il mese di novembre verrà presentato il progetto di videosorveglianza. Quel giorno ci sarà anche il prefetto di Enna, Clara Minerva, che incontrerà i capigruppo consiliari per affrontare la questione della sicurezza a Troina. Molti sono intervenuti nella discussione che si è sviluppata nell’auditorium. Luigi Bottitta ha detto che si attendeva una maggiore partecipazione dei cittadini, soprattutto dei commercianti che sono i più esposti all’aggressione criminale. Alfio Giachino (consigliere comunale) ha proposto di aiutare concretamente chi denuncia il racket e l’usura esonerandolo dal pagamento dei tributi comunali. Ninì Musumeci (consigliere provinciale) ha detto che il fenomeno criminalità Troina è molto più vasto di quanto indicano le statistiche della prefettura perché molti reati non sono neppure denunciati o rilevati. Rosalinda Patanè ha esortato i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine aiutandole a costruire le prove dei reati. Anche Fabio Venezia (consigliere comunale) ha richiamato l’attenzione sulle statistiche dicendo che 187 reati rilevati negli ultimi 15 mesi sono la punta dell’iceberg. Gambino è tornato sulla formazione delle prove ed ha inviato il sindaco a farsi dare l’elenco delle persone in soggiorno obbligato a Troina e di verificare con attenzione i finanziamenti comunitari destinati ad iniziative imprenditoriali da realizzare a Troina. Carmelo Conticello (preside Iiss Majorana) ha detto che non sono poche le 114 persone intervenute all’assemblea e che, se a Troina si è raggiunto il livello di guardia, lo si deve alla perdita del senso di comunità e del venir meno della cultura della legalità. Anche per Cristian Pagana non sono poche 114 persone intervenute all’assemblea per discutere di fatti preoccupanti che meritano grande attenzione. Per Melina Impellizzeri non bisogna abbandonare quelli che hanno subito rapine ed atti di intimidazione. Drammatica la testimonianza di Pippo Dell’Arte, che ha racconto la rapina a mano armata del ricavato di una serata che ha subito il figlio Dario, che gestisce una discoteca. Tutti hanno condiviso l’opinione che quanto sta accadendo a Troina faccia parte di una strategia volta a creare un clima di paura per facilitare la penetrazione nell’economia e nella società troinese di gruppi di criminalità mafiosa. Per contrastare una simile strategia non basta la normale attività svolta dai Carabinieri. E’ necessaria anche un’efficace attività di intelligence Nell’assemblea si è parlato anche di organizzare una manifestazione con il blocco di tutte le attività di mezza giornata per dire in maniera forte e chiara che Troina respinge questo disegno criminale.

Silvano Privitera