Enna. Operazione antidroga “Hot Knife” iniziati gli interrogatori

Enna. Salvatore la Rocca, ennese di 36 anni, arrestato dagli agenti della squadra Mobile nell’operazione antidroga “ Hot Knife”, è stato interrogato dal Gip Luisa Maria Bruno, presente il suo difensore, il penalista Mauro Di Natale, il quale conclusosi l’interrogatorio ha chiesto la scarcerazione dai domiciliari. La Rocca è stato arrestato assieme Luigi Attardi, 49 anni, personaggio principale di questa storia di droga , secondo la polizia usava per tagliare la droga, usava un coltello caldo, da qui il nome all’operazione. La Rocca ha cercato di chiarire la sua posizione, chiedendo poi, tramite il suo avvocato, la revoca dei domiciliari. Intanto fra oggi e domani il penalista Michele Baldi, difensore di Luigi Attardi, potrebbe presentare ricorso al tribunale del Riesame di Caltanissetta. Luigi Attardi si era invece avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo gli agenti della Mobile, diretta dal vicequestore Giovanni Cuciti, il garage di contrada Papardura era il centro nevralgico dove si smerciava la droga e la si poteva consumare sul posto con il bene placito di Attardi. La Rocca viene descritto come una sorta di complice di Attardi, un collaboratore attivo specie nell’acquisto della droga. Il numero delle persone iscritte sul registro degli indagati del pm Francesco Rio sarebbero almeno nove. Ieri mattina sono stati interrogati anche gli altri due indagati per cui il gip ha disposto solo un generico obbligo di presentazione in Questura, ovvero Maurizio Alessandra di 45 anni e Fabrizio Gaetano Di Dio di 46. Il primo, difeso dall’avvocato Erminio Cimino, ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere; il secondo, difeso dall’avvocato Gabriele Cantaro, avrebbe risposto all’interrogatorio di garanzia, anche se non è trapelato nulla su quello che ha dichiarato al magistrato. La polizia rimane convinta che il garage di Papardura era diventato un crocevia dello spaccio di hashish, e quindi conosciuto dai consumatori ennesi.