Senza segnale digitale… proteste e petizione a Troina

Troina. Assenza di segnale e canali introvabili con il digitale terrestre, a Troina la situazione è estremamente grave. I canali RAI a cui tutti i cittadini versano il canone, in molti quartieri non si vedono affatto, lasciando al buio una parte consistente della popolazione. Ovviamente, anche se in modo minore, anche i canali delle altre reti appaiono disturbati o per niente visibili. Malgrado l’impegno dell’amministrazione comunale, la RAI ha fatto orecchie da mercante e ad oggi i cittadini continuano a non ricevere il segnale digitale. A tal proposito il consigliere Antonino Insinga, ha proposto ai troinesi una petizione, che stanno firmando un pò ovunque a Troina.
“I cittadini del quartiere San Michele e di corso Vittorio Emanuele sono in agitazione, dice Antonino Insinga, da quando la Rai ha intimato al sindaco di spegnere i nostri ripetitori, facendo diventare quasi impossibile sintonizzare il decoder per guardare i canali Rai ed a volte non solo quelli. E’ davvero increscioso, che si debba pagare il canone e non avere in cambio il tanto osannato servizio pubblico. Ci sono tanti anziani, malati ed anche tante casalinghe che non vogliono altro che passare qualche ora di svago davanti al televisore guardando il proprio programma preferito, ma questo, da quando si è passati al digitale terrestre non è più possibile”.
Sulla petizione è scritto che “la Rai è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo. Ai sensi dell’art. 45 del Testo Unico dei servizi dei media audiovisivi e radiofonici della televisione (D.Lgs. 177/2005), il servizio pubblico deve garantire la diffusione di tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche di pubblico servizio con copertura integrale del territorio nazionale, per quanto consentito dalla scienza e dalla tecnica. Altresì, la Rai deve rispettare gli standard del Contratto di Servizio sottoscritto con il Ministero”.
La petizione, che verrà inviata al Ministero dello Sviluppo Economico ed al Presidente della Regione Siciliana, chiede che vengano presi immediati provvedimenti per la risoluzione del problema, facendosi carico anche della restituzione del canone RAI ingiustamente chiesto ed incassato per un servizio ad oggi non reso.
Sandra La Fico