Piazza Armerina. Bagarre sul cammino del palio tra il diacono e il comitato Monte

Piazza Armerina. Interrotto bruscamente il “Cammino del Palio”, a quanto pare per il secco “no” del consiglio pastorale della chiesa Colleggiata del Santissimo Crocifisso ad ospitarlo presso la stessa chiesa per i prossimi due mesi.
Il “Cammino del Palio” è una iniziativa promossa e organizzata dal comitato del quartiere Monte a seguito della vittoria numero 20 conquistata lo scorso 14 agosto nell’ambito del Palio dei Normanni. Il Palio, ricordiamo, raffigura Maria Santissima delle Vittorie. Subito dopo l’assegnazione del Palio il presidente del comitato, Filippo Rausa, aveva annunciato che il glorioso vessillo per un certo periodo di tempo sarebbe stato ospitato nelle diverse chiese del quartiere. Il 7 ottobre, la prima tappa: in corteo il Palio fu portato presso la chiesa della Madonna della Neve dove le suore della Sacra Famiglia lo ospitano tuttora, il 16 dicembre poi avrebbe dovuto essere portato in processione presso la chiesa del Santissimo Crocifisso, ma qui non è mai arrivato perchè qualcosa non è andata per il verso giusto. Abbiamo chiesto a Rausa di raccontarci come sono andati i fatti:”La seconda tappa -dice Rausa- era programmata per il Crocifisso, poi la chiesa degli Angeli e infine la Basilica Cattedrale. Sabato 15 dicembre però il diacono del Crocifisso, Mario Zuccarello, mi ha detto che c’erano dei problemi circa l’accoglienza e che a tal proposito si sarebbe riunito il consiglio pastorale per la decisione finale. Ieri il diacono ha comunicato che il consiglio ufficialmente per “motivi pastorali ed ecclesiali” rifiutava l’ingresso del vessillo”. Insomma questa sarebbe la versione ufficiale che però nasconderebbe altre verità, Rausa prosegue dicendo: “Tale dichiarazione non è supportata da validi motivi a meno che non abbiano trovato terreno fertile beghe personali riconducibili a fatti accaduti nel passato. Siamo indignati è una posizione assurda. Certamente incontreremo il vescovo e il vicario foraneo, perchè è una vergogna l’atteggiamento ostile nei miei confronti e del comitato tutto, un gruppo di uomini che 365 giorni l’anno rappresenta nel bene o nel male le istanze dei quartieranti. La devozione popolare non è di casa in quella chiesa e cosa ancor più grave l’atteggiamento integralista per le attività extra moenia. Se pensa il diacono e i suoi bravi di avere fatto un torto a noi si sbagliano di grosso, il torto è fatto alla comunità di quella chiesa, che non avrà il piacere di venerare per i prossimi tre mesi il Palio, l’icona di Maria Santissima delle Vittorie. Ma d’altra parte pensandoci bene i componenti di questo pseudo consiglio pastorale che ha detto “no”, neanche ci abitano al Monte, per cui figuratevi che pena possono avere dei quartieranti residenti”. E adesso?:”Ho chiesto di incontrare padre Alfonso Vinci, -risponde Rausa- il rettore della chiesa degli Angeli, che doveva ospitare il Palio tra due mesi, per chiedere di potere anticipare, nel frattempo potremmo decidere per l’esposizione presso la capanna della novena in piazza duomo”. Frattanto appresa la notizia la socia del comitato, Raffaella Motta, dice: “Sono rimasta senza parole, tanti quartieranti ci hanno già detto che avrebbero accolto con entusiasmo il palio al Crocifisso, dunque ci chiediamo se si tratta di una decisione presa da un gruppo ristretto di persone che però verrà sofferta dai numerosi quartieranti. Chiedo ufficialmente a Filippo Rausa di poter accogliere il Palio nel mio laboratorio artigianale di piazza duomo perchè considerato l’alto valore culturale, oltre che spirituale, dell’opera potrebbe essere oggetto di fruizione anche in senso turistico”.
Marta Furnari