Enna. Consiglio provinciale contro la chiusura dell’ufficio postale di Villapriolo

Enna. Approvato nella seduta di ieri all’unanimità dal Consiglio provinciale, presieduto dal presidente Massimo Greco, un ordine del giorno contro la chiusura dell’ufficio postale della frazione di Villapriolo. Un odg con il quale il Consiglio provinciale impegna il presidente della provincia ad intraprendere da subito, di concerto con il prefetto, tutte le iniziative utili e necessarie nei confronti di Poste Italiane affinchè non proceda alla chiusura definitiva dell’ufficio prevista per lunedì 24, vigilia di Natale. All’assise provinciale hanno preso parte il consigliere comunale Lorenzo Meli, delegato dal sindaco Franco Costanza, impossibilitato a partecipare per impegni istituzionali, i consiglieri di circoscrizione e una numerosa rappresentanza di cittadini villapriolesi. “La decisione presa da Poste Italiane –ha detto Lorenzo Meli, invitato dal presidente Greco ad intervenire- è da ritenersi inaccettabile perchè: penalizza la nostra comunità fatta per la maggior parte da persone anziane; il paese non è ben servito da servizi di linea; è sprovvisto di uno sportello bancario; è una zona compromessa da tante calamità, quali frane e cedimenti di strade, situazioni queste che conducono poco alla volta ad un isolamento geografico e non solo. Se anche il sito postale dovesse mancare, gli abitanti saranno costretti a fare i conti con una sempre più imperante e progredente bassa qualità della vita, che è inaccettabile per i nostri anziani”. Quindi Meli ha portato a conoscenza il Consiglio provinciale che già il Consiglio comunale di Villarosa aveva approvato un odg inviato al prefetto e a Poste Italiane, nel quale oltre a protestare per la chiusura dell’ufficio nel documento, si chiedeva di sospendere ogni decisione di chiusura, e un incontro con i vertici aziendali per ricercare un’intesa. Il Comune, inoltre, dichiarava la propria disponibilità a pagare l’affitto o, in alternativa, mettere a disposizione propri locali e di accollarsi anche le spese di corrente elettrica e riscaldamento. “A tutto ciò –ha sottolineato Meli- non si è avuta nessuna risposta se non una lettera di ulteriore proroga di quindici giorni e l’annuncio della chiusura definiva per giorno 24 dicembre. Siamo qui oggi –ha concluso- per chiedere l’aiuto del Consiglio provinciale, affinchè si possa fare in modo che domani (oggi per chi legge) non sia l’ultimo giorno delle poste a Villapriolo e si abbia presto un confronto con l’azienda per trovare delle soluzioni”. Dopo l’intervento di Meli c’è stato un impegnato dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri Giuseppe Regalbuto, proponente dell’odg, Francesco Comito, Mario Alloro, Francesco Spedale, Salvatore Cacciato, Sebastiano Nicastro e l’assessore provinciale Turi Zinna. Tutti si sono soffermati sul fatto che Poste Italiane non può unilateralmente privare Villapriolo di un servizio essenziale e senza confronto con il sistema istituzionale locale, seguendo quindi un’ottica meramente ragionieristica e senza tener conto delle specificità del territorio. Intanto, a Villapriolo è probabile che per oggi si organizzi una manifestazione a difesa del quasi secolare sportello postale”.

Pietro Lisacchi