A Troina il voto delle politiche all’esame per le prossime amministrative

Troina. Dei risultati delle elezioni politiche di domenica e lunedì si sta discutendo in paese per trarre delle indicazioni utili a fare previsioni sull’esito delle elezioni amministrative comunali del 26 e 27 maggio. Tra le due competizioni ci sono delle differenze di cui si tiene conto nel fare previsioni. Nelle elezioni politiche ha avuto un ruolo decisivo la televisione, che si è rivelata una vera e propria fabbrica del consenso. In quelle comunali determinante sarà la raccolta del consenso porta a porta. Sono tre i dati emersi dalle ultime elezioni. Il primo dato è la conferma del Pd (1605 voti pari al 30%) come primo partito di Troina, l’affermazione del Movimento 5 Stelle (1183 voti pari al 22,7%), che è il secondo partito, e il recupero di consensi del Pdl (1108 pari al 21,3%), che le previsioni della vigilia davano in declino. Il secondo dato è la differenza tra la percentuale di voti riportati dalle coalizioni in senato e alla camera. La coalizione Pd, Sel e Centro democratico al senato, dove votano gli elettori con più di 25 anni, raccoglie 1.474 pari al 37, 6%, mentre alla camera, dove votano anche i giovani dai 18 ai 25 anni, ottiene 1721 pari al 33%, vale a dire il 4,5 in meno. E’ molto probabile che, nel caso della coalizione Bersani, non abbiano votato il Pd alla camera quelli che hanno votato il Megafono-Lista Crocetta al senato, ma abbiano fatto confluire i loro voti sulla Scelta civica con Monti per l’Italia. La stessa tendenza si coglie confrontando i voti in valore percentuale riportati dalla coalizione Pdl, Grande Sud, Mpa, Fratelli d’Italia, Mir, La Destra, Cantiere popolare e Lega Nord: al senato 1320 pari al 28,5% e alla camera 1369 pari al 26,3%, cioè il 2,2% in meno. Di segno opposto è il confronto dei dati per il Movimento 5 Stelle, che al senato prende 975 voti pari al 21% e alla Camera 1183 voti pari al 22,7%, cioè l’1,7% in più. La stessa tendenza si coglie confrontando i dati della coalizione Scelta civica con Monti per l’Italia, Udc e Fli (alla camera voti 594 pari al 10,5% e al senato 362 pari al 7,8%) e Rivoluzione civile (alla camera 255 voti pari al 4,9% e al senato 145 par al 3,1%). Le due maggiori coalizioni (Bersani e Berlusconi esercitano una minore attrattiva sul voto giovani rispetto alle altre tre minori coalizioni (Monti, Ingroia e Beppe Grillo). Il terzo e ultimo dato, ma non il minore, è il calo del 5,5% di affluenza degli elettori troinesi alle urne nelle elezioni politiche di quest’anno (70,7%) rispetto a quelle del 2008 (76,2%). Se i rapporti di forza tra gli schieramenti usciti dalla dalle elezioni politiche di alcuni giorni fa non subiranno alterazioni, il centrosinistra, fra tre mesi, arriverà alle prossime elezioni comunali in netto vantaggio sul centrodestra. E’ realistico supporre che i 255 voti (4,9%) di Rivoluzione civile confluiranno nel centrosinistra a guida Pd , che potrà cosi competere partendo da un consenso pari al 38%. Il centrodestra dovrà giocarsela tentando di rimontare lo svantaggio di 11,7 punti percentuali. Come andranno a finire le lezioni comunali di maggio dipenderà anche da altre due variabili: la capacità di tenuta del Movimento 5 stelle e della coalizione Scelta civica, Udc e Fli e dalle scelte che faranno in tema di alleanze. Se la loro capacità d tenuta dovesse rivelarsi debole, come è probabile, la direzione che prenderanno i flussi elettorali in uscita da questi due schieramenti contribuirà in misura non trascurabile a determinare lo schieramento che vincerà le elezioni comunali del 26 e 27 maggio 2013.

Silvano Privitera