Matteo Renzi unica speranza per un vero cambiamento

In questi giorni il dibattito politico verte esclusivamente sulla possibilità di dare un governo stabile al paese che possa allontanare lo spettro di un caso cypro tutto italiano e affossare definitivamente l’economia del nostro Paese.
Ritengo opportuno far notare che ai no dei grillini sulla possibilità di dare fiducia al governo Bersani si sono aggiunti anche quelli di Pdl e Scelta Civica costatando la indisponibilità a trovare soluzioni condivise e accettabili per tutte le forze politiche rispetto alle proposte degli otto punti definiti dal leader democratico. Mi viene spontaneo chiedere quindi, a chi oggi pone veti e assume posizioni intransigenti, ma i problemi degli italiani sono una priorità per le forze politiche del paese Si o No? A vedere dalle reazioni e dai commenti dei parlamentari eletti lo scorso febbraio credo proprio di no. L’unica voce a tutela degli interessi del popolo è stato Matteo Renzi che ha portato avanti iniziative di grande attualità politica come:la ridefinizione dei vincoli del Patto di stabilità degli Enti Locali, che permetterebbe di sbloccare numerose risorse economiche a disposizione dei comuni e delle provincie per la realizzazione di opere pubbliche, il finanziamento pubblico ai partiti, con la proposta di legge depositata da diversi senatori del Pd (tutti renziani) che eliminerebbe il finanziamento pubblico ai partiti e restituirebbe ingenti risorse al bilancio dello stato, oltre alla definizione di un Piano sul Lavoro (jobact) che verrà presentato nei prossimi giorni dallo stesso Renzi che pone le basi per una seria politica di riforma del lavoro e diverse misure utili alla riattivazione di meccanismi di produzione utili alla nostra economia e alla crescita delle piccole e medie imprese.
Il silenzio degli attivisti, della base dei DEMOCRATICI è inquietante non si può ancora stare a guardare l’Italia che va a rotoli, e non fare nulla, aspettare l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e poi…… “sperare”.
É vero che la speranza è l’ultima a morire ma non si può vivere di sola speranza c’è bisogno di agire di compiere azioni concrete, chi spera che a risolvere questa angosciante fase di stallo siano i famosi “SAGGI”, gli illustri uomini degli ormai troppo vecchi partiti della prima e seconda Repubblica non si accorge che si sta solo perdendo tempo che siamo già nella terza Repubblica, ma sopratutto che nessun partito darà mai la fiducia a governi M5S a governi Bersani o a “Governissimi Bersani-Berlusconi”, insomma mi viene da pensare a un antico detto: “Chi di speranza vive disperato muore”.
Oggi tutti i paesi dell’Europa e del Mondo, hanno gli occhi puntati sul nostro paese danno giudizi ed esprimono opinioni sulle vicende politiche e noi invece preferiamo il silenzio ai commenti, il popolo di sinistra il popolo delle primaria, la gente che vorrebbe vedere governare il paese da una grande forza progressista e democratica come il Pd, lascia fare, non si indigna, anzi si irrita se Renzi parla di cose che stanno a cuore degli italiani se chiede elezioni subito per dare un governo credibile al paese, la “base”, “gli uomini del partito”. Il partito delle sezioni e dei territori” non combatte e non si entusiasma più, tuttavia si avvilisce perchè i sondaggi danno fiducia a Berlusconi e Grillo e supinamente attende le “scelte romane”.
Insomma la vecchia politica dei saggi o meglio definirli dei “Sepolcri Imbiancati” si avvita dentro strategie di palazzo e alchimie di potere che nulla hanno a che fare con i problemi degli italiani: di chi ha perso il lavoro, di chi non lo ha mai trovato, di chi si è rassegnato a non cercarlo più, dei tanti giovani che lasciano il loro paese per cercare fortuna altrove (come prime di loro avevano fatto i loro bisnonni) delle tante famiglie rosicchiate dalla crisi economica che ha coinvolto un paese che non sa CAMBIARE che vuole cambiare tutto per non cambiare nulla.
A mio avviso bisogna ripartire dalle parole di Renzi per ridare speranza e fiducia alla politica non si può solo protestare, ADESSO è arrivato il momento della proposta è arrivata il momento di scegliere per migliorare e migliorarsi.
Bisogna parlare al cuore e alla testa degli italiani e non solo alla pancia come si è fatto fino ora c’è bisogno di decidere delle sorti del paese non si può perdere altro tempo.
Il Pd deve cambiare atteggiamento, non può ancora cercare di elemosinare la fiducia alle due camere per tentare di fare un ennesimo pasticcio di Governo, che non può dare stabilità e credibilità ma rappresenta un semplice specchietto per le allodole da offrire ai mercati finanziari e alle istituzioni europee.
Ritengo quindi che l’unica soluzione sia quella di dar vita ad un governo di “scopo”o istituzionale, chiamiamolo come vogliamo, che abbia quale unico obbiettivo la RIFORMA ELETTORALE, per restituire agli Italiani la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, inserendo la preferenza, e dare la possibilità di una maggioranza stabile a che vince in entrambi i rami del parlamento, e poi tornare alle urne PRIMA POSSIBILE, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.
Se questa sarà la strada che si percorrerà, in tempi brevi saremo di nuovo in campagna elettorale con l’auspicio che questa volta alla guida della coalizione del VERO CAMBIAMENTO ci sia Matteo Renzi, e che questa volta il popolo sovrano premi le sue proposte dando all’Italia un governo stabile democratico e del progresso.
 
Paolo Buscemi sostenitore Matteo Renzi – Consigliere alla Provincia regionale di Enna

 

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