Leonforte. In 100 a giudizio per falsi incidenti stradali tra gli indagati medici e 4 avvocati
Enna-Cronaca - 12/04/2013
Leonforte. Decreto che dispone il processo per un centinaio di imputati accusati di truffa aggravata ai danni delle compagnie assicurative. Alla fine del 2012 erano stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini e adesso il procuratore di Nicosia, Fabio Scavone, che ha coordinato le indagini ha disposto il processo, senza il passaggio dall’udienza preliminare, trattandosi di fatti ricostruiti attraverso documentazioni. Inizialmente gli indagati erano 160, ma molte posizioni erano state archiviate già in fase di indagine. Tra gli indagati ci sono medici e 4 avvocati. Ai professionisti la procura contesta l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. I difensori potranno avanzare la richiesta di eventuale rito abbreviato o patteggiamento direttamente dinanzi al giudice, in apertura di processo, o scegliere il rito ordinario con il dibattimento. Secondo le accuse gli indagati avrebbero, a vario titolo organizzato falsi incidenti automobilistici, con falsi danni fisici, per truffare le assicurazioni ottenendo risarcimenti per danni fisici ed ai mezzi che in realtà sarebbero stati inesistenti o comunque sarebbero stati “gonfiati”. Alcune ipotesi minori comunque potrebbero prescriversi prima della fine del processo di primo grado.
Alcuni fatti, risalgono a qualche anno addietro e la Procura di Nicosia aveva ricevuto il fascicolo per competenza dalla Dda di Caltanissetta che aveva scoperto la truffa nell’ambito i una inchiesta su un traffico di stupefacenti.
La magistratura requirente di Nicosia aveva disposto le indagini che hanno portato a scoprire un giro organizzato di truffe alle assicurazioni, risultato capillarmente diffuso, considerato che a finire indagate sono state ben 160, e che oltre un centinaio saranno processate. Per l’accusa ad avere un ruolo chiave sarebbero stati gli insospettabili professionisti. Grazie al rilascio di certificati attestanti danni fisici e lesioni fasulle, come anche danni ai mezzi inesistenti, venivano riscossi i risarcimenti sulla base di pratiche predisposte ad arte dagli avvocati coinvolti che avrebbero gestito documentazione e procedura per il rimborso. L’indagine ha esaminato i sinistri stradali denunciati alle assicurazioni a partire dal 2007 e fino al 2011 e sarebbero state individuate decine di pratiche sospette. Nell’inchiesta sono coinvolti interi nuclei familiari. Il processo potrebbe aprirsi entro maggio e per quanti sceglieranno il rito alternativo le sentenze sono previste entro la pausa estiva. Il sistema dei falsi sinistri stradali è tra le cause che hanno determinato l’enorme aumento delle polizze assicurative, ma anche il ritiro di alcune compagnie dal territorio ennese, con la conseguenza che per gli utenti onesti, si è anche ridotta la possibilità di scegliere una compagnia e quindi usufruire di prezzi migliori.