Consegna della medaglia di bronzo al Merito Civile al Comune di Barrafranca

Barrafranca. Presso il plesso scolastico “Punta Terra” in Corso Garibaldi, il Prefetto di Enna S.E. Clara Minerva, ha consegnato la medaglia di bronzo al Merito Civile al Comune concessa dal Presidente della Repubblica, con decreto del 17 Aprile 2012, per fatti relativi al secondo conflitto mondiale. Il Raduno delle autorità partecipanti e dei cittadini si è svolto in Piazza Regina Margherita (palazzo municipale) quindi il corteo ha mosso i passi fino al plesso scolastico di Corso Garibaldi ove si è svolta la cerimonia. Nell’occasione è stato inaugurato il monumento ai caduti della 2° Guerra Mondiale. Gli onori militari sono stati resi da un picchetto in armi dell’Esercito Italiano, mentre la Marina Militare ha provveduto per l’alza bandiera. Al momento della deposizione della corona di alloro erano schierate le diverse rappresentanze dell’Esercito, della Marina, dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, delle Associazioni Vittime Civili di Guerra e Combattenti e Reduci nonché numerosi familiari dei caduti i vittime del bombardamento. Visto il particolare significato della cerimonia e dell’onorificenza concessa, il comando della Regione Militare Sud, retto dal generale di corpo d’armata Corrado Dalzini, ha partecipato con una rappresentanza nella persona del Colonnello Mario Piraino e il T.Col. Virgilio Savarino. La benedizione è stata impartita da Mons. Pasquale Bellanti della Diocesi di Piazza Armerina e dal Reverendo padre Giacinto Magro della Parrocchia della “Sacra Famiglia”. Notevole il tributo di sangue che la cittadinanza di Barrafranca ha pagato durante le seconda guerra mondiale, ammontano infatti a 61 le vittime dei due bombardamenti (da parte degli alleati prima e dei tedeschi dopo) del 10 e del 18 luglio 1943, mentre si stimano in oltre 250 i feriti. Vasto l’elenco delle autorità intervenute tra cui Il Procuratore della Repubblica Dr. Ferrotti, il Questore Vicario di Enna Dr. Foti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri T.Col. Daidone ed il Comandante della Guardia di Finanza, T.Col. SCIARRETTA, il Capitano Scotto comandante la Compagnia di Piazza Armerina, il Maggiore Giacomo Strazzanti del Comando Polizia Municipale e diversi Sindaci dei comuni limitrofi. Presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale Zuccala’ e tutti i consiglieri e gli assessori. Alla cerimonia erano presenti oltre all’Associazione Nazionale Carabinieri di Barrafranca e al coordinatore Giovanni Collura, altre associazioni e tutte le scolaresche degli Istituti scolastici di Barrafranca con docenti e rispettivi Dirigenti. Le fasi della cruenta battaglia e dei bombardamenti svoltesi nel caldo luglio del 43, sono state dettagliatamente descritti dal Colonnello Mario Piraino del Comando Regione Militare Sud. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Barrafranca, Vincenzo Pace, nel suo intervento ha fatto presente che il monumento ai caduti della seconda guerra mondiale è stato voluto dal Sindaco Lupo e dalla sua amministrazione ed inserito di fronte ad una Scuola prospiciente al cortile ove giocano i bambini e ove nel marciapiede accanto sostano gli adulti e in una strada molto frequentata. Una collocazione non casuale, accanto ad un edificio scolastico, con attenzione quindi alla capacità degli studenti di capire e valorizzare il messaggio insito nel ricordo. Il primo cittadino, l’avvocato Salvatore Lupo, oltre a ricordare in questa particolare giornata le vittime della strage di Capaci che costò la morte a Giovanni Falcone e agli uomini della sua scorta, ha aggiunto che ““la concessione di una Medaglia di bronzo al Merito civile, oltre ad essere un grandissimo evento storico per la città, è un importante riconoscimento alla memoria delle tante persone che vissero sulla loro pelle una stagione durissima della nostra storia. In memoria del loro sacrificio, il modo migliore di onorare i nostri caduti, è quello di comportarsi nella vita quotidiana secondo coscienza, nel rispetto del prossimo, delle regole e nell’avere senso civico. Deve rappresentare altresì, per l’intera comunità, e per i giovani in particolare, un momento unificante della propria identità civile e culturale, ricordando tutti quelli che immolarono le loro vite alla difesa della Patria e, per questo è stato edificato il monumento ai caduti della 2° Guerra Mondiale””. Il Prefetto di Enna, S.E. Clara Minerva, nel concludere col suo intervento, ed avere letto la motivazione della concessione della medaglia da parte del Presidente della Repubblica, “”La cittadina durante il secondo conflitto mondiale subì i bombardamenti aerei, prima americani e poi tedeschi, che provocarono numerosi morti e feriti e la distruzione quasi totale delle abitazioni. La popolazione sopportò gli avvenimenti bellici con coraggiosa determinazione e generosa solidarietà, prodigandosi in aiuto dei superstiti. Chiaro esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche. Luglio 1943 – Barrafranca (EN)”” , ha dichiarato che “l’importante onorificenza è stata concessa non solo in memoria delle vittime che questa comunità ha avuto, ma soprattutto, come scritto nella motivazione, per l’eroismo e l’umanità dimostrata dai cittadini di Barrafranca che, malgrado il dolore per le loro vittime, aiutarono i feriti, senza guardare alla nazionalità. Questo deve essere da lezione per i giovani.


Durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’ambito dell’operazione Husky per la conquista della Sicilia da parte delle forze Alleate, la città, per la sua posizione geografica, fu un punto strategico di combattimento. A Barrafranca nei primi giorni del mese di luglio del 1943 La notte fra il 9 e il 10 luglio la grande armata anglo-americana, costituita da ben 3.200 navi, si presenta davanti alla costa sud-occidentale della Sicilia dando inizio all’Operazione Husky, cioè all’invasione e successiva liberazione, della Sicilia. I cieli dell’isola da tempo sono solcati da numerosi aerei per cui nessuno, quel pomeriggio di sabato 10 luglio, da eccessiva importanza alla comparsa di alcuni aerei americani nel cielo di Barrafranca. Ma due di essi, dopo essersi abbassati di quota, iniziano il lancio di un nugolo di bombe che coglie di sorpresa la popolazione e colpisce la Chiesa Madre, alcune case di Via Vittorio Emanuele e di Via Trieste dove viene gravemente danneggiata la locale centrale elettrica. Tragico è il bilancio di quella breve incursione aerea: dodici morti e una decina di feriti che vengono curati presso l’ospedale da campo militare n. 22, allocato nei locali dell’ex Convento, diretto dal Capitano medico dottor Antonio Marinelli, coadiuvato dagli ufficiali medici dottor Borsati e dottor Candia oltre che da un gruppo di sottufficiali e militari. Molti i cittadini di Barrafranca che aiutarono i militari a seppellire i morti, soccorrere i feriti e sgomberare dalle macerie le case distrutte.
A seguito di questo primo bombardamento, intere famiglie, in preda al panico, si riversano nelle campagne cercando un rifugio, un riparo per sfuggire ad altri eventuali bombardamenti.
Il 14, mercoledì, le truppe americane entrano a Mazzarino e si dispongono per la marcia verso Barrafranca e l’interno dell’Isola. Durante il giorno, il 33° Reggimento Artiglieria di campagna svolge molte missioni sulla strada e nelle vicinanze del paese, catturando parecchi prigionieri. Il 16, verso l’1,50 del mattino, il secondo battaglione, al comando del tenente colonnello Darrel Daniels, comincia a muoversi sulla sinistra della strada Mazzarino – Barrafranca e dopo circa 6 miglia, verso le 5,30, si allinea col primo battaglione, comandato da John Corley, che avanza sul lato destro. Alle ore 9,15, gli americani si imbattono nella linea di difesa tedesca dislocata tra la contrada “Montagna e Albana”. Qui, in contrada “Mbroscia” (a metà strada tra Mazzarino e Barrafranca), avviene lo scontro. I tedeschi iniziano con un fuoco concentrato di lanciarazzi Nebelwerfer ma gli Howitzers americani li fanno tacere velocemente. Molti cittadini di Barrafranca, stanchi dell’oppressione tedesca, si organizzano aiutando gli americani a cacciare l’invasore tedesco. Il grosso dello scontro, però, avviene fra i panzer della 15a Panzergrenadier-Division, appartenenti al XVI Panzercorps, e gli Sherman di Teddy Roosevelt. Dopo un giorno di estenuante battaglia, i panzer tedeschi vengono neutralizzati dai carri e dall’artiglieria americana e, costretti a ritirarsi verso nord dove è attestata la “Goering”. Nel pomeriggio i carri armati americani entrano a Barrafranca accolti festosamente dalla popolazione, mentre due pattuglie della 26a Divisione di Fanteria, lasciata la zona della battaglia, prendono posizione intorno al centro abitato. Qui, finalmente, vengono montate le cucine da campo e i soldati possono avere il primo pasto caldo da che sono sbarcati in Sicilia.
Il 17 luglio, sabato, un reggimento della 16a Divisione di Fanteria prosegue oltre verso Pietraperzia. Le loro unità di ricognizione avevano scoperto che il nemico stava preparando una linea difensiva a sud di Enna e di Caltanissetta con la 15a Panzergrenadier-Division, col 61° battaglione di Nebelwerfer e con alcuni battaglioni del 382° Reggimento di Fanteria.
Rassicurati dalla presenza degli alleati, molte famiglie rientrano in paese, ignare di quello che doveva ancora accadere.
Il 18 luglio, domenica, verso mezzogiorno, un improvviso e pesante bombardamento aereo, da parte dell’aviazione tedesca, si abbatte nuovamente su Barrafranca. Una formazione di sei aerei sorvola il paese da nord a sud sganciando pesantissime bombe. I centri maggiormente colpiti sono: Via Zara, giardino palazzo Mattina, Via Ciulla angolo Via Cairoli, chiesa Madre, Piazza F.lli Messina, Via Vittorio Emanuele, Via Bellini e Canalicchio Nuovo. Grande il tributo di sangue pagato dalla popolazione inerme: quarantanove morti, numerosi feriti e ingenti danni al centro abitato. Anche questa volta, i cittadini barresi si distinguono per senso civico e abnegazione nell’aiutare i militari dell’ospedale da campo 22, nel soccorrere i feriti e seppellire i morti.
Il tributo di sangue pagato complessivamente dalla cittadina di Barrafranca dal 10 al 18 luglio 1943 è di 61 morti e di oltre 250 feriti.
Il 4 novembre 1994, alla presenza di S.E. il Prefetto di Enna, delle massime autorità civili, militari e religiose e di una compagnia di formazione del 151° Reggimento “Sassari”, è stata inaugurata, per la sempre abnegazione del nostro Giovanni COLLURA, nella Piazza “Pier Santi Mattarella”, uno stele a perenne ricordo delle vittime civili di guerra.
Per questi fatti la concessione della medaglia di bronzo al merito civile al Comune di Barrafranca.