Tribunale Nicosia: “La questione di legittimità costituzionale non è stata ancora trattata” chiarisce l’A.N.A.I.

La Consulta, come è noto, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità’ costituzionale sollevate dai tribunali di Pinerolo, Alba, Sala Consilina, Montepulciano e Sulmona, ed ha ritenuto inammissibile quella presentata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Ha, invece, accolto la questione sollevata dal Tribunale di Urbino. In alcuni di questi ricorsi erano intervenuti l’Unione Fori Siciliani ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nicosia.
Il Coordinamento Unitario per il Tribunale di Nicosia e l’A.N.A.I. (Associazione Nazionale Avvocati Italiani)-Sezione di Nicosia hanno chiarito che la questione di legittimità costituzionale sollevata avanti il Tribunale di Nicosia dagli avvocati Salvatore Timpanaro e Piergiacomo La Via nel corso di un procedimento penale  non è stata ancora trattata dalla Consulta.  Il Tribunale di Nicosia (Giudice Tigano) ha accolto la questione di legittimità costituzionale con ordinanza del 24 maggio 2013.

L’ordinanza è stata di già notificata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai Presidenti dei due rami del parlamento; ma non è stata  ancora pubblicata nella gazzetta ufficiale. In definitiva l’udienza di trattazione della questione di costituzionalità che proposta avanti al Tribunale penale di Nicosia non è stata ancora affrontata dalla Consulta.
E’ importante sottolineare che nell’ordinanza di remissione sono stati sollevati e ritenuti non manifestamente infondati anche i motivi peculiari inerenti il Tribunale nicosiano che potrebbero risultare non assorbiti dalle recenti pronunce di rigetto. “In definitiva – chiarisce l’Avvocato Salvatore Timpanaro, Presidente dell’A.N.A.I. ed autore della memoria con la quale è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale –  la nostra causa non è stata ancora trattata e sono stati sollevati profili peculiari che potrebbero essere positivamente apprezzati dalla Corte, così come per il Tribunale di Urbino. Se è stato salvato Urbino perché è sede di provincia e quindi non è Tribunale sub-provinciale, deve valere la reciproca. In Sicilia le province non esistono più e, quindi, il criterio dell’abolizione dei Tribunali “sub provinciali” è inattuale ed incongruo per la Regione Sicilia, ove sono oramai previsti i Liberi Consorzi dei Comuni 
Ovviamente occorrerà leggere attentamente le motivazioni non appena saranno note.
Realisticamente occorre ammettere che il giudizio prognostico sull’esito del ricorso ora è ancora più aleatorio, ma non tutto è ancora perduto”.