Da Regione cantieri di lavoro ad Enna, Barrafranca, Leonforte e Agira

Dalla Regione Siciliana arrivano segnali positivi nel campo del lavoro per i disoccupati ed è una notizia che sicuramente farà a piacere a quanti in provincia di Enna spettano l’apertura dei cantieri di lavoro. Per i disoccupati della provincia, e sono tanti migliaia, ci sono, quindi, delle speranze concrete che questi cantieri possano riaprirsi per dare loro lavoro. In particolare ad essere interessati sono i comuni di Enna, Barrafranca, Leonforte e Agira, i quattro comuni della provincia che, in passato, hanno beneficiato dei “cantieri di servizio”. La giunta regionale per questi cantieri ha stanziato 50 milioni di euro per un bando che è riservato a giovani, ultracinquantenni disoccupati, e immigrati, ma in questo caso si tratta di cantieri “di lavoro”, sostanzialmente si tratta di ammortizzatori sociali che vengono destinati alle famiglie povere. I termini si apriranno tra qualche settimana e da settembre dovrebbero diventare attivi. Si tratta di cantieri di lavoro, quindi i comuni debbono elaborare dei progetti che poi vengono eseguiti da questi lavoratori sotto la guida di un esperto, anche lui disoccupato. Secondo il presidente della Regione, Rosario Crocetta, questi cantieri di lavoro sono dei contributi per combattere la disoccupazione, ma di contro ci deve essere una prestazione lavorativa, che Crocetta si auspica sia “di pubblica utilità”, in questo contesto saranno anche chiamati a lavorare i portatori di handicap. Questi cantieri dureranno tre mesi e daranno consistenza alla lotta contro la disoccupazione, consentiranno da una parte un intervento concreto per chi il lavoro non ce l’ha, ma anche realizzare delle opere che possono essere di pubblica utilità, progetti che il comune non può realizzare perché gli mancano i fondi per farlo. Ad ogni comune sarà fornita una scheda con i criteri specifici sulle caratteristiche che dovranno avere gli aventi diritto. Il bando prevede che entro 30 giorni i comuni potranno presentare le schede progettuali. A fine cantiere i comuni dovranno rendicontare le attività svolte all’interno dello stesso. Nei cantieri potranno essere impegnate persone dai 18 ai 65 anni, residenti nel comune da almeno sei mesi. La metà del personale dovranno essere giovani, dai 18 ai 36 anni, il 20 per cento tra i 37 e i 50 anni, il 20 per cento ultracinquantenni, il 5 per cento portatori di handicap, il 5 per cento immigrati ma residenti da almeno sei mesi nel territorio del comune, in possesso di carta di soggiorno. Ovviamente i 50 milioni stanziati dovranno essere ripartiti in maniera proporzionale.